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mercoledì 19 ottobre 2016

Recensione: HARAM حرام "Lo Sgretolamento"
2016 - Ghost.City Collective




Non capita molto spesso di avere a che fare con delle autoproduzioni di spessore, di conseguenza, quello che oggi resta da dire è di proiettarsi nel presente, sperando in qualche flessibile attrattiva. I torinesi HARAM hanno iniziato a scrivere canzoni nel Gennaio del 2015 ascoltando la loro voce interiore: alcuni dei suoni preferiti, un certo modo di muoversi all'interno del tessuto musicale. Qui c'è il godimento di sentirsi liberi di esprimersi, in maniera che tutto ciò venga a galla. Nel secondo EP "Lo Sgretolamento" le basi non si trasformano in niente di diverso da quello che già sono, durevoli e luminose come diamanti. Ovunque ci sia di mezzo la creatività appaiono fantasmi e sofferenze da esorcizzare, in misura direttamente proporzionale. E mentre all'inizio dell'EP la situazione può assumere qualsiasi forma, verso la fine si fa sempre più astratta, perché ormai è quella che è, non si poteva fare altro. Nella vita non conta ciò che dici, conta come lo dici, e il modo in cui fa presa su qualcuno. La cosa si fa interessante perché i brani non se ne stanno solamente lì appiccicati alla colonna vertebrale di una tracklist. Quale definizione dovrei dargli? Post-hardcore? Sinceramente parlando, non mi importa di etichettare la loro musica. L'unica sensazione che si ha ascoltando gli Haram, è travolgente. Questo è quello che conta veramente. Supportateli, lo meritano.

Contatti: 

haram3.bandcamp.com/lo-sgretolamento
facebook.com/haramtorino

TRACKLIST: Henry, Lo Sgretolamento, Lo Storpio