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mercoledì 5 ottobre 2016

Recensione: DECOMPOSED "Wither"
2016 - Chaos Records




La voracità del death metal, in terra svedese, non placa la sua frenetica insistenza. Anche i DECOMPOSED (nati sei anni fa) sono attratti dai lati più 'disturbati' dell'esistenza umana, e questo aspetto lo si poteva già considerare con quanto fatto finora ("Decomposed", "Devouring"). Non fa eccezione l'effetto di "Wither" (su Chaos Records), terzo opus di extreme death metal atroce, abominevole e drammatico allo stesso tempo, che vuole rimescolare un ampio afflusso di stilemi ripescati dal passato, creando un vortice di energia nera capace di mantenere pura lo loro identità. La musica, la veste grafica, il componimento lirico: tutto contribuisce alle atmosfere che la formazione di Sundsvall cerca di edificare. Il disco irrompe sulla scena con una forte carica tradizionalista, a tratti lenta e morbosa. L'aria che si respira è decisamente maleodorante. I Decomposed sfoggiano un approccio "totale" al metal, saldando insieme death e doom, con quella naturalezza che non teme confronti. Le armonie di chitarra, a tratti dissonanti, servono a cementare l'ambiente sotterraneo nel quale viene celebrata la cerimonia. "Wither", nella sua sinistra malattia, è comunque altamente stimolante. Chi ascolta con passione gli Incantation di John McEntee saprà apprezzare.

Contatti:

chaos-records.bandcamp.com/album/wither
facebook.com/Decomposed

TRACKLIST: By Nothingness Crowned, Upheaval, Void, Submerged, Downwards, Drenched in Wounds, Wither, Into Nothing