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lunedì 9 maggio 2016

Recensione: TIDES FROM NEBULA "Safehaven"
2016 - Long Branch Records & Mystic Prod. | SPV




Essere 'indipendenti' significa tentare di proporre musica dotata di una personalità, anziché sottomettersi a una precisa tipologia di mercato. I TIDES FROM NEBULA lo hanno capito fin dall'inizio della loro carriera. Il sound creato dai quattro polacchi implica un processo di associazione tra emozioni che scaturiscono da visioni intense, sia a livello espressivo che emozionale. I migliori risultati arrivano quando l'uomo/artista non ha paura di osare o di crederci fino in fondo, quando non ha il timore di immergersi nella sperimentazione per trovare un varco nelle complesse trame che portano al futuro... quel futuro che si prospetta sempre più nebuloso, incerto e instabile. Serve forza e volontà per pianificare un nuovo inizio. I Tides From Nebula ripartono da un altro punto prospettico e tirano fuori il magnifico "Safehaven" (quarto disco pubblicato a tre anni distanza da "Eternal Movement"), che si eleva nel cielo azzurro come una formula matematica, in cui le note e le ritmiche si inerpicano con classe sui tanti suoni elettronici. L'effetto sorpresa non manca, in ogni singola canzone, e questo sicuramente non può che essere un pregio. Il loro passato mi ha aiutato ad apprezzare il presente. Dal vivo sono una garanzia. Consigliato ai fan del post rock strumentale.

Contatti: 

tidesfromnebula.com
facebook.com/tidesfromnebulaofficial

TRACKLIST: Safehaven, Knees To The Earth, All The Steps I've made, The Lifter, Traversing, Colour Of Glow, We Are The Mirror, Home