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venerdì 20 maggio 2016

Recensione: SEAS OF YEARS "The Ever Shifting Fields"
2016 - Weary Bird Records




"The Ever Shifting Fields" è un altro bel disco targato SEAS OF YEARS; è ispirato, malinconico, poetico, a tratti trascendentale, in esso si può toccare con mano un ulteriore ridimensionamento di tutti quelli che sono stati i tratti distintivi della band di Stoccolma. Basta sentire un pezzo come "Ledge" per rendersene conto; scorre con un trasporto suggestivo, un susseguirsi di note che si spingono oltre le solite miscele del post rock strumentale. Sembra una colonna sonora tesa a consolidare il movimento delle emozioni più fragili. "The Ever Shifting Fields" è caratterizzato da una produzione cristallina, ed è stato concepito per essere piacevole e appassionante. Probabilmente il desiderio dei quattro musicisti svedesi era quello di rapportarsi con un pubblico più "pop", quindi attendo alla melodia. E' questa la sensazione che si ha approfondendo le canzoni del lavoro. I Seas Of Years si confermano ai vertici della scena underground del rock emotivo.

Contatti:

seasofyears.bandcamp.com
facebook.com/Seas-of-Years

TRACKLIST: Passing Skies, Ledge, Stairwell, Mapping the Clouds, The Glass Shelter and the View, Weaving Cities from Dust, In Collusion with the Waves, Rely on Thermal Winds, Ceasing Bridges