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martedì 8 marzo 2016

Recensione: ROTTEN SOUND "Abuse To Suffer"
2016 - Season of Mist




La matrice compositiva dei finlandesi ROTTEN SOUND rimane la medesima di sempre. Forti di una invidiabile esperienza accumulata in ventitrè anni di militanza sulle scene, premono al massimo della potenza dopo i primi secondi dell'opener ("Lazy Asses"), esplodendo come una bomba a fusione termonucleare incontrollata. La band guidata dal cantante Keijo Niinimaa si mantiene stabile tra le compagini più devastanti attive nel panorama grindcore. Non penso di essere solo io a dirlo. Musicalmente parlando, c'è chi li osanna come i migliori in circolazione in Europa. L'intensità del nuovo album messo in commercio dalla Season of Mist non fa dubitare sulla veridicità delle mie affermazioni. Il sound gestito dai quattro innesca una turbinosa onda d'urto capace di diffonde notevoli quantità di energia acida e radioattività, in modo analogo a quanto accaduto con i precedenti dischi in studio ("Abuse to Suffer" è il settimo full-length). Sono proprio le pregevoli doti tecniche e i magistrali arrangiamenti a renderli molto più pericolosi di prima. La cosa che colpisce è l'identità che i Rotten Sound mostrano di possedere ancora una volta, in un lavoro "inappuntabile" in cui tutto si fa più ricercato, pur rimanendo furioso. Nulla da eccepire sulla maestria dei singoli componenti, ancora una volta implacabili nello sfruttare le proprie doti. "Abuse To Suffer" è stato in grado di soddisfare appieno le mie personali aspettative, anche in quei vari momenti cadenzati che si alternano a passaggi mid tempo. In una sola parola: Inumani! Disponibile dal 18 Marzo.

Contatti: 

rottensound.bandcamp.com 
rottensound.com
facebook.com/RottenSoundOfficial

SONGS: Lazy Asses, Intellect, Fear of Shadows, Trashmonger, Crooked, Time for the Fix, Slave to the Rats, Brainwashed, Cannon Fodder, Yellow Pain, Machine, The Clerk, Caged, Retaliation, Inhumane Treatment, Extortion and Blackmail