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mercoledì 27 gennaio 2016

Intervista: GRIME - "NEI MEANDRI OSCURI DELL'ANIMO"






I TRIESTINI GRIME FANNO IL SALTO DI QUALITA' CON IL NUOVO ALBUM "CIRCLE OF MOLESTERS", DANDO PROVA DELLE LORO POTENZIALITA'. IL GRUPPO POTREBBE INTERESSARVI, ANCORA DI PIU' SE SIETE DEI FANATICI SEGUACI DEL DOOM METAL E DELLO SLUDGE. SUPPORTATELI PERCHE' LO MERITANO.

1. Ciao ragazzi. Quando avete iniziato a comporre il materiale per il vostro nuovo album "Circle Of Molesters"?

- In realtà subito dopo l'uscita di "Deteriorate". Proviamo molto spesso e abbiamo di continuo nuove idee per nuovi riff sui quali lavoriamo e che teniamo da parte per costruire delle nuove canzoni. Per noi è vitale trovarci in sala prove. Suoniamo almeno due o tre volte alla settimana e i pezzi nascono naturalmente.

2. Il termine "pesantezza", nel vostro caso, assume un significato ben preciso. Quanto conta il groove nell'incedere dei brani?

- Più che puntare sul groove in senso stretto, i nostri brani cerchiamo di renderli più malvagi possibile ricercando dei riff di chitarra pesanti e oppressivi, cercando di dare un po' di dinamica attraverso la sezione ritmica. Quello che ne esce pensiamo sia una musica che, se ha un groove, ha un groove sinistro e soffocante.

3. Quali sentimenti scatenano i vostri fini creativi?

- La nostra musica nasce sostanzialmente dai sentimenti più abietti che ciascuno di noi prova, convogliamo nella nostra musica tutto ciò che di negativo viviamo e vediamo attorno a noi. La nostra non è certamente una musica di speranza, piuttosto è un viaggio all'interno dell'odio, della rassegnazione, della rabbia, del senso di schifo, dell'essere inadeguati alla vita, uno sguazzare all'interno degli abissi interiori che ciascuno si porta dentro. Nei primi due lavori i testi erano principalmente di carattere descrittivo, mentre in "Circle of Molesters", parlano piuttosto di una sorta di catarsi che scaturisce dal tuffarsi dentro a quanto di più marcio lo spirito dell'essere umano abbia da offrire.

4. Ciò che personalmente considero come un vostro pregio è la commistione tra compattezza sonora e schiettezza esecutiva. Sei d'accordo?

- Si, e ne siamo consapevoli. Abbiamo lavorato un po' per trovare questo sound, questo è il nostro terzo lavoro, ma sin dai primi pezzi scritti per il primo album abbiamo sempre cercato di creare una musica che fosse come un vero e proprio assalto sonoro, compatta e allo stesso tempo onesta e trasparente, senza troppe sovrastrutture, un distillato d'odio e di malessere sparato dritto in faccia di chi ascolta. Nell'ultimo lavoro abbiamo inserito un po' più di dinamica nelle canzoni, ma credo senza snaturare quella ferocia primitiva che è sempre stata alla base della nostra musica.

5. Suonare così lenti e rocciosi potrebbe annoiare l'ascoltatore. Siete consapevoli di ciò?

- Certo, ne siamo ben consapevoli e difatti la sfida che ci siamo proposti fin da quando abbiamo formato la band è stata quella di cercare di creare una musica che nel suo essere lenta, ossessiva e scarna, tenesse l'ascoltatore incollato. Crediamo che il trucco, nel fare musica lenta, stia nel riuscire a creare e mantenere viva una tensione, che è una cosa difficile da fare quando cerchi di ridurre tutto all'osso. È una sfida che ci siamo posti fin dall'inizio e che ci porta ad essere sempre estremamente autocritici sulle canzoni e a riascoltarle più e più volte, per lavorarci sopra e renderle il più accattivanti possibile innanzitutto per noi.

6. Fin dai tempi del debutto "Deteriorate" (2013) siete stati associati alla corrente dello sludge/doom metal. Pensi sia limitativo tutto ciò?

- Ormai da decenni tutta la musica viene catalogata, pertanto non è che l'essere inseriti all'interno di un genere ci sembri riduttivo, anche perché alla fine era proprio a quel tipo di musica che abbiamo fatto riferimento quando abbiamo iniziato, e non l'abbiamo mai negato. Quello che a noi interessava era essere un'onesta band sludge, marcia, cattiva e senza compromessi, poi, con l'andare del tempo, abbiamo aggiunto anche altri elementi, che si possono sentire nel nuovo lavoro, come ad esempio influenze di vecchia scuola death-metal e punk-metal. Comunque l'essere inseriti in un determinato genere di musica è limitativo solo se sei tu a porti dei limiti per primo.

7. Le tematiche delle nuove canzoni sono importanti quanto il tappeto strumentale, oppure fanno solo da cornice alla voracità del sound?

- Quando scriviamo nasce prima di tutto la musica. I testi arrivano dopo e nascono dalle suggestioni che i brani suscitano nella mente di Marco. In tal senso sono importanti perché parte integrante della musica, sono un ammassarsi di immagini che letteralmente nascono da ciò che suoniamo. Sound e testi sono sempre legati a doppio filo nel nostro mondo musicale. A volte sono più schietti e "stradaioli", a volte possono essere più criptici, come nell'ultimo lavoro, dove nascono dal fascino che Marco ha sempre avuto per un certo ermetismo deviato.

8. Avete firmato un contratto per la Argento Records. Cosa vi lega ai fondatori dell'etichetta (Michael Bertoldini degli italiani The Secret e Clio Leeuwenburgh della Headspin Records)?

- Fondamentalmente una grande amicizia che dura da diversi anni (difatti tecnicamente non c'è stata nessuna "firma"), una grande stima reciproca e un modo estremamente simile di vedere la musica. Dobbiamo dire che non potremmo essere più soddisfatti, Michael e Clio hanno fatto un lavoro incredibile, dalla cura messa nel realizzare il packaging del disco alla promozione, degno di etichette di lungo corso, mentre invece erano soltanto alla prima uscita. Hanno creduto in noi e in questo disco e saremo sempre loro grati, dato che li conosciamo bene e sappiamo che non lhanno fatto per amicizia, ma proprio perché hanno apprezzato "Circle of Molesters" fin da quando glielo abbiamo fatto ascoltare.

9. Aspettative per il 2016?

- Stiamo scrivendo dei pezzi nuovi e ci piacerebbe realizzare uno o due splits, inoltre speriamo di suonare il più possibile e in situazioni sempre più entusiasmanti.

10. Grazie per l'intervista!

- Grazie a te!


CONTATTI:

argentorecords.bandcamp.com/circle-of-molesters
facebook.com/Grime666Grime
argentorecords.com


GRIME line-up:

Chris - Batteria
Marco - Voce, Chitarra
Paolo - Basso
Ans - Chitarra


RECENSIONE:
GRIME "Circle of Molesters" 2015 - Argento Records