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giovedì 24 dicembre 2015

Recensione: THE HUMAN VOICE "Silent Heart"
2015 - Cyclic Law




Il nome THE HUMAN VOICE si annida nella dimensione più intimista delle sonorità strumentali, infondendo in esse la giusta dose di drammaticità. Capacità, questa, che eleva Herleif Langas (conosciuto come NORTHAUNT), al di sopra della media generale. Intendiamoci, "Silent Heart", secondo album scritto dal compositore norvegese, non apporta novità sostanziali al suo stile, tuttavia ne illustra con intensità i canoni, ponendo solide basi per il futuro di questo progetto parallelo. Qui si può cogliere la tristezza, la fragilità e qualsiasi altra sensazione legata all'artista. Lontano dalle manie intellettualistiche di molti colleghi attivi nella scena, Herleif riscopre il lato fosco più consono alla propria ricerca musicale, mettendo in atto intriganti paralleli con gli schemi del mondo spirituale. Creare note così profonde e toccanti è come un processo di drenaggio. "Silent Heart" non trattiene solo il tempo, ma anche l'anima. Adatto a chi desidera camminare in luoghi immaginari e sconosciuti.

Contatti: 

facebook.com/The-Human-Voice 
cycliclaw.com

TRACKLIST: Midnight, Early Hours, Silent Heart, Landscape Seen Through Tears, Deep Blue, Stay With Me - Until it's Over, Armchair Traveler, We Are All Alone