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giovedì 17 dicembre 2015

Recensione: DIRA MORTIS "Psalms of Morbid Existence"
2015 - Defense Records




La fermezza e l'intransigenza sonora rafforzano l'attitudine di questi DIRA MORTIS, abili a farsi largo tra tutte quelle formazioni old school che vivono nei meandri dell'underground. I quattro ritornano sulle scene con un secondo full-length corpulento che, tiene fede al loro marchio di fabbrica. Passano gli anni ma la sete di sangue resta sempre la stessa. "Psalms of Morbid Existence" è stato composto per soddisfare chiunque sia appassionato di tali sonorità. Se oggi siamo ancora qui a parlare di puro death metal lo dobbiamo a gruppi perseveranti come i Dira Mortis. Questa volta le canzoni suonano più sadiche e horror. Death metal significa, prima di tutto, essere scomodi, violenti e viscerali. Il nuovo capitolo potrebbe conquistare le luci della ribalta. Le coordinate stilistiche delle precedenti releases non sono cambiate, ma stavolta ogni cosa va per il verso giusto ed è elevata all'ennesima potenza. Il combo polacco è, sicuramente, una delle realtà più valide dell'Europa dell'Est.

Contatti:

facebook.com/diramortis
defensemerch.com 

SONGS: Filth Agonizing Echoes of Putrid Invocation, Humanity Enforcement Proceedings, Dawn of Psychotropic Ages, Transcendental Fleshless Incineration, Adoration of Transcended Essence, Self - Destructive Salvation, Cold Uncreation, Slavery