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lunedì 5 ottobre 2015

Recensione: MARASMUS "Conjuring Enormity"
2015 - Independent




Pestano pesantemente i MARASMUS, quartetto attivo nella città di Kansas City (Missouri). Si, perché questo micidiale full-length (il secondo in 8 anni di militanza nel profondo underground), anche se si spinge verso la brutalità tipica del death metal contemporaneo di matrice americana, si rivela come una delle pubblicazioni più interessanti del 2015. L'inaudita crudeltà mi ha immobilizzato per 30 minuti abbondanti dandomi un quadro completo sull'attuale stato di forma dei Marasmus. "Conjuring Enormity" aggredisce con un ardore acrimonioso seguendo una linea ben precisa che, rispetta rigorosamente l'andamento di certe soluzioni tipiche del genere. I nuovi brani riprendono in pieno tutte le caratteristiche che hanno reso 'grandi' gruppi del calibro di Hate Eternal, Misery Index, Origin, Hour Of Penance, Nile, a partire dalla commistione tra densità e tecnica. La title track (posta all'inizio), "Direct Demonic Influence" e "Post Mortal Possession" rendono perfettamente l'idea dell'atmosfera catastrofica del disco: attacchi frontali, rallentamenti improvvisi smussati da una decisa vocazione epica, quella già conosciuta sulle ultime opere dei polacchi Behemoth ("Infinite Torture"), e una voce letale che lacera la carne viva senza avere pietà. Se può bastarvi, "Conjuring Enormity" vi accompagnerà nel luogo dannato che state cercando.

Contatti: 

marasmus.bandcamp.com
facebook.com/MarasmusKCDM

TRACKLIST: Deadspeak, Conjuring Enormity, Direct Demonic Influence, Infinite Torture, Post Mortal Possession, Mutilated Apparition, Gutting the Orb, Beyond Death