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martedì 13 ottobre 2015

Recensione: IMPLORE "Depopulation"
2015 - Pelagic Records




Ho recensito e intervistato gli IMPLORE prima dell'estate e a distanza di 5 mesi provo piacere a parlare nuovamente di loro. Sono trascorsi poco più di 30 giorni dall'uscita del successore dell'EP "Black Knell" (2014), perciò non risulta strano se oggi si fa un gran discutere di questo primo album completo stampato per conto della Pelagic Records di Berlino. "Depopulation" è la "vera" prova del nove per il trio tedesco, un gruppo affiatato che non è mai sceso a compromessi con niente e con nessuno per continuare a seguire i propri ideali e la propria libertà espressiva. Gli Implore dimostrano che per suonare del buon grindcore/death metal bisogna avere le armi ben puntate sull'ascoltatore. Sono in contatto da tempo con Gabriel (cantante/bassista) e vi assicuro che, in quanto ad attitudine e coerenza, lui non ha nulla da invidiare a nessuno. Inoltre i tre hanno una discreta attività dal vivo. "Depopulation", infatti, suonano "live" in tutto e per tutto, è corrosivo e implacabile, facile da assimilare. La produzione erosiva è stata azzeccata in pieno. Ogni brano presenta una sua peculiarità, seppur il riffing e i cambi ritmici possano sembrare un po' troppo derivativi. Tante le somiglianze con alcune band scandinave seguite da chi mastica tali sonorità. Sferzante la prova vocale. Non c'è alcun dubbio che la crescita degli Implore risulti più che palese. Il consiglio per gli interessati è quello di acquistarlo. Disponibile su CD e vinile.

Contatti:

facebook.com/imploreband
implore.bandcamp.com
pelagic-records.com

SONGS: Epicyte/Parasite, Sentenced, Thousand Generations, Homo-Consumens, Hegelian Dialectic, Cadaves on Parade, Hoax, Anthropocentric Selfishness, Iscariote, Neo Luddite, Ruthless Conspiracy, Bohemian Grove, Intrincated Scapegoat, Inexorable Malignancy