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giovedì 21 maggio 2015

Recensione: TAU CROSS "Tau Cross"
2015 - Relapse Records




Dall'unione di due musicisti del calibro di Rob "The Baron" Miller (voce e basso degli Amebix) e Michel "Away" Langevin (drummer dei Voivod) si è materializzato un primo disco imperdibile dove le sonorità retrò vengono rielaborate in chiave futurista. Accompagnati dai chitarristi Andy Lefton (War/Plague) e Jon Misery (Misery), i nostri si sono messi alla prova, forgiando uno stile particolare che unisce punk, rock e metal in maniera del tutto inattesa e irregolare. A questo punto, molti di voi si staranno domandando: Ma come suonano questi TAU CROSS? Beh... Immaginate se da un giorno a l'altro gli stessi Voivod decidessero di allontanarsi dalla loro dimensione extraterrestre per seguire le impronte lasciate sull'asfalto dalle Harley-Davidson dei Motörhead. Un mix accattivante e adrenalinico. Naturalmente, c'è molto altro in questo debutto e non mancano nemmeno le atmosfere più rilassate e riflessive ("We Control The Fear", "Sons Of The Soul", "The Devil Knows His Own", risentono marcatamente della poetica rivoluzionaria del genio di Roger Waters, l'artefice del capolavoro "The Wall", uscito il 30 Novembre del 1979). Diciamo che i tre generi musicali citati in apertura di recensione sono sempre stati nelle corde di questi veterani, però i contenuti imprevedibili racchiusi in "Tau Cross" possono essere aperti a molte interpretazioni, infatti possiamo vederli da un punto di vista sci-fi e soprattutto, spaziale. Il bello è che ad ogni singolo ascolto si notano particolari diversi e ciò spinge a divorarlo in maniera irrefrenabile. Da avere!

Contatti: facebook.com/TauCrossOfficial - relapse.com/tau-cross

TRACKLIST: Lazarus, Fire in the Sky, Stonecracker, Midsummer, Hangmans Hyll, We Control the Fear, You People, Prison, Sons of the Soil, The Lie, Our Day, The Devil Knows His Own