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martedì 2 dicembre 2014
Recensione: PRIMORDIAL "Where Greater Men Have Fallen"
2014 - Metal Blade Records
Le otto composizioni di cui si compone questo capolavoro sono a dir poco memorabili. I PRIMORDIAL ritornano con grande stile, dimostrando a tutti quanto la musica possa custodire misteriose rivelazioni e peccati che, nascosti nell'animo, non possono essere raccontati se non da una certa prospettiva. Oggi, questi irlandesi vantano una posizione di riguardo all'interno della scena musicale, avendo accumulato 17 anni di onorata carriera (dall' '87 al '92 si facevano chiamare Forsaken). Non è solo la longevità a dare ragione ai Primordial, ma l'assoluta qualità della loro musica. Su "Where Greater Men Have Fallen" prestano maggiore attenzione agli arrangiamenti tenendo in considerazione la grande importanza della componente ipnotica. E poi, c'è la voce del carismatico A.A. Nemtheanga, con le sue tonalità livide ed eleganti, un singer di razza, capace di creare metriche complete e vibranti. Ascoltando l'intero full-length la sensazione di inquietudine è particolarmente difficile da definire. Né terrore né ansia. La stessa inquietudine sembra più facile da descrivere in termini di ciò che non è, che nel suo senso proprio. L'indefinibile "feeling" o "stato d'animo" che i Primordial cercano di comunicare a voi tutti è strettamente collegato a una forma di disorientamento interiore. Spesso, perdersi nell'oscurità, nella confusione e nel chaos primordiale, può rivelarsi un'esperienza molto rassicurante. Questi 5 musicisti hanno mobilitato ogni aspetto della musica nel tentare di esprimere il proprio inafferrabile talento. Poche formazioni contemporanee lavorano con gli elementi fondamentali quanto i Primordial. Ancora una volta prevale la sensibilità per le strutture del suono e dell'immaginazione, per i ritmi del linguaggio, e il potere intrinseco delle note, che li ha resi unici da questo punto di vista. A prevalere è il loro straordinario successo nel connettere tante diverse emozioni senza nessun bisogno o desiderio d'indagini convenzionali. Solo il genio, dotato di facoltà superiori, è capace di creare opere maestose come "Where Greater Men Have Fallen". La copertina è da brividi e mette in risalto la caducità di un corpo fragile e abbandonato... Non serve aggiungere altro. Fondamentali.
Contatti: primordialweb.com - facebook.com/primordialofficial
TRACKLISTING: Where Greater Men Have Fallen, Babel's Tower, Come the Flood, The Seed of Tyrants, Ghosts of the Charnel House, The Alchemist's Head, Born to Night, Wield Lightning to Split the Sun