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venerdì 26 dicembre 2014

Recensione: AC/DC "Rock or Bust"
2014 - Columbia Records




Probabilmente questa è la più GRANDE delusione dell'anno 2014! Gli AC/DC avrebbero dovuto concludere la loro carriera stellare già prima del poco convincente "Black Ice" del 2008. Questa è una band che ha scritto pagine indelebili nella storia del Rock e vederla precipitare così in basso.. è cosa davvero triste. Lo scolaretto pazzo Angus Young e soci continuano a produrre musica tenendo fede all'inconfondibile marchio di fabbrica che li ha consacrati nel Tempio dei Giganti, ma oggi, purtroppo, la scarsità di idee messe al servizio del nuovissimo "Rock or Bust" lasciano l'amaro in bocca. Dove sono finiti i veri AC/DC? Quelli che generarono i grandi classici, capolavori quali.. "High Voltage" (1976), "Let There Be Rock" (1977), "Powerage" (1978), "Highway to Hell" (1979) oppure il primo con Brian Johnson alla voce, "Back in Black" (1980). Dove è andata a finire la verve creativa di questi autentici Mostri Sacri del Rock'N'Roll? Fa male al cuore ascoltare un disco veramente fiacco, zoppicante e privo di momenti memorabili. Non c'è più la grinta di un tempo, non ci sono più i brani 'ADRENALINICI' che fanno cantare a squarciagola e, cosa ancora più amara, non c'è più il pilastro Malcom Young a dare volume al sound degli australiani (costretto a gettare la spugna perchè affetto da demenza). A creare altri disagi al gruppo ci ha pensato l'instabilità del batterista Phil Rudd. Insomma, è pur vero che il peso degli anni si fa sentire sulle spalle, però, conoscendo il valore autentico dei musicisti, non mi sarei mai aspettato che succedesse tutto ciò. Non ho altro da aggiungere. Un vero peccato!

Contatti: acdc.com

TRACKLISTING: Rock or Bust, Play Ball, Rock the Blues Away, Miss Adventure, Dogs of War, Got Some Rock & Roll Thunder, Hard Times, Baptism by Fire, Rock the House, Sweet Candy, Emission Control