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lunedì 10 novembre 2014

Recensione: ANAAL NATHRAKH "Desideratum"
2014 - Metal Blade Records




Gli ANAAL NATHRAKH sono una delle band più interessanti che io abbia mai ascoltato in campo estremo! E credo che, molti di voi saranno d'accordo con la mia sincera opinione. Il duo britannico, giunto all'ottavo album, prosegue imperterrito sulla propria strada soddisfacendo tutti quelli che continuano a venerarli e supportarli. La cosa sbalorditiva è che, questi due musicisti, nonostante pubblichino dei dischi in tempi brevi (cinque uscite in soli 7 anni), riescono ugualmente a dare dimostrazione di vera potenza e assoluta originalità. Doti alquanto rare oggigiorno! Il nuovo "Desideratum" riparte da dove si era fermato il precedente "Vanitas" del 2012, si bagna nelle stesse acque torbide, per rinvigorire l'essenza che li riporta sulle scene a distanza di due anni. C'è una novità: gli Anaal Nathrakh hanno firmato un contratto per la prestigiosa Metal Blade dopo un passato trascorso sotto le ali protettrici di Mordgrimm, Season of Mist, FETO Records e la più duratura Candlelight Records. Dave Hunt e l'amico Mick Kenney, non si piegano alle regole del mercato, regalandoci ancora una volta un disco che non deluderà le aspettative. Brutale Cyber Industrial Black Metal/Grindcore come nella migliore tradizione. E' un gas radioattivo letale quello che fuoriesce dai solchi scavati dalle 11 composizioni, un emissione pericolosa che lascia trasparire il coraggio compositivo e la sprezzante voglia di osare dei nostri. "Desideratum" altro non fa che confermare la posizione che Irrumator e V.I.T.R.I.O.L. hanno saputo conquistarsi album dopo album, anno dopo anno, arrivando a consolidare quell'attitudine che li tiene stabili sul trono dei grandi del metal mondiale. C'è poco da aggiungere dinanzi a tale maestria.

Contatti: anaal-nathrakh.com - facebook.com/Anaalnathrakhofficial

TRACKLISTING: Acheronta Movebimus, Unleash, Monstrum in Animo, The One Thing Needful, A Firm Foundation of Unyielding Despair, Desideratum, Idol, Sub Specie Aeterni (Of Maggots, and Humanity), The Joystream, Rage and Red, Ita Mori