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giovedì 3 luglio 2014

Recensione: WORDCLOCK "Endless"
DIGITAL ALBUM 2014 - cryo chamber




Il flusso ermetico concepito dal compositore Pedro Pimentel - WORDCLOCK - riesce a trasportare lontano la mia mente, dove non servono strade... ma solo sentieri immaginari ed infiniti da percorrere esclusivamente con gli occhi chiusi e con la giusta spinta emotiva. La musica di Pedro è piena di emozioni e vibrazioni ed è l'emanazione di queste componenti che va esaltata. "Endless" è uno degli album più belli ascoltati di recente nel campo del drone / ambient / instrumental e permette di riconoscere come per il musicista le note siano diventate l'elemento di raccordo tra il mondo reale e lo stato soggettivo dell'essere. Wordclock rende reale, nella sua espressione, il punto di contatto, altrimenti inafferrabile, tra l'intimità più vera dell'individuo e l'esterno oggettivo. Pimentel padroneggia le sue suggestioni con profonda consapevolezza al punto da rimanere sospeso in uno spazio che non ha vincoli o ostacoli. Le sonorità sono così ricche di improvvisi cambi di direzione da lasciare smarriti.
A tutto questo si aggiungono gli ottimi arrangiamenti ascoltabili negli otto pezzi. La traccia "Les Portes Du Silence" è davvero suggestiva. Da non perdere per gli amanti del genere. Un'altro bel colpo per l'etichetta di Simon Heath (Atrium Carceri / Sabled Sun).

Contatti: cryochamber.bandcamp.com/endless - facebook.com/Wordclock

TRACKLISTING: It ain't a bad place, It's late, Les portes du silence, Endless, Deeper, The night, Heart of a City, And then the dawn