Pagine

lunedì 10 febbraio 2014

Recensione: SEPARATIST "Closure"
DIGITAL ALBUM | CD 2014 - autoprodotto




Brutali e tecnici i deathster SEPARATIST (attivi in Tasmania). Non c'è un attimo di tregua nelle nove tracce di "Closure". L'odio espulso dal full length ammutolisce e sa come farsi sentire nell'affollato calderone del genere. Le sonorità soffocanti del progetto sono scolpite su di un blocco di acciaio puro e li sono destinate a rimanere in eterno. Pur non avendo apprezzato molto la produzione (...troppo chirurgica per i miei gusti), devo assolutamente dare spazio alla professionalità dimostrata perché in grado di danneggiare chiunque si presti ad ascoltare con attenzione. Il sound presente in questo nuovo vagito ha dell'assurdo, pari ad una densa colata lavica. La perizia tecnica disposta nei brani mi sovrasta minuto dopo minuto rendendomi partecipe di qualcosa di paralizzante! Veramente difficile riuscire ad indicare un brano rispetto ad un altro, anche se
ho avuto un debole per "Deluge Arterial", "Immersion", "Void". "Closure" è volutamente moderno / cyber... e forse tale scelta potrebbe essere un valore aggiunto alla già imprescindibile validità della dura proposta.
Disco accattivante che segna una svolta nella storia della one-man band. Ottimo lavoro. Da non perdere! Bello l'artwork di Sam Dishington.

Contatti: separatistdm.bandcamp.com/closure - facebook.com/separatist

TRACKLISTING: Monuments, Isolation, Ω, Deluge Arterial, Carrier, Immersion, Void, Altars, Closure.