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mercoledì 12 febbraio 2014
Recensione: HIRSUTE "Still Waiting"
CD 2014 - autoprodotto
Molto tempo fa mi capitò di ascoltare il debut EP di HIRSUTE (nel quale è coinvolto un unico musicista, Justin Chorley), release omonima risalente al 2011. Il compositore proveniente dalla Nuova Zelanda organizza / suona un sound di discreta caratura, inabissandosi nella fossa oscura del doom metal lento, atmosferico, emozionale. "Still Waiting" è un susseguirsi di fasi alterne, tra momenti crudi e altri dal grumo dolente che risentono il peso del tempo e delle memorie scritte dai Katatonia di metà carriera e dai colleghi Opeth di "Deliverance"/"Damnation". La corrente menzionata si adatta abbastanza bene a Hirsute che usa di frequente una voce ruvida, spiritata, sorretta da buone linee di chitarra compressa. Ovviamente non siamo di fronte ad un disco originalissimo, anche perché a tratti zoppica su alcune parti ripetitive, ma non è assolutamente da scartare. Diciamo che il musicista si limita al ruolo di mestierante ed è proprio questo il limite / difetto più evidente. Se dal punto di vista tecnico il lavoro si colloca ad un livello piuttosto medio, alcune composizioni sembrano un po' acerbe negli arrangiamenti. Intendiamoci, le idee non mancano, solo che in alcuni casi paiono poco più che abbozzate e songs tipo "Forever"
o "To Feel Alive" restano quindi nel limbo delle discrete intenzioni. A tratti Hirsute riesce anche a convincere, come in "Where You Left Me to Drown". I momenti da ricordare sono pochi perché la staticità strumentale rimane appesa su di una corda ben tesa. A parte la mia doverosa analisi, questo è un album che merita di essere ascoltato.
Contatti: hirsute.bandcamp.com - facebook.com/Hirsuteband
TRACKLISTING: Treatment Begins, Where You Left Me To Drown, Still Waiting, Sang The Bird From Its Cage, To Feel Alive, Forever.