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martedì 18 febbraio 2014
Intervista: SEPARATIST - "IL DISASTRO UNIVERSALE"
ARRIVA DALLA LONTANA TASMANIA IL DEVASTANTE PROGETTO MUSICALE DENOMINATO SEPARATIST, OGGI DIVENTATA UNA ONE-MAN BAND GESTITA DAL MUSICISTA DISHO. IL NUOVO BRUTALE ALBUM INTITOLATO "CLOSURE" HA COLPITO LE MIE ATTENZIONI PER QUESTO MOTIVO HO VOLUTO APPROFONDIRE TALE CREATURA.
1. Ciao Disho. Puoi riportarci una breve storia dei Separatist?
- Prima di unirmi ai Separatist iniziai con un altro gruppo nel periodo del Liceo, con il quale suonavano canzoni dei Fear Factory e quel genere di cose. Entrai a farne parte quando avevo 17 anni e ai tempi suonammo un po' di concerti nel nostro stato, quello della Tasmania. Pubblicammo dei brani su demo tape per cercare il nostro sound, affrontammo pochi cambi di formazione, e poi quando finalmente trovammo il nostro suono decidemmo di rilasciare "The Motionless Apocalypse". Nonostante l'album abbia avuto alcuni problemi legati alla performance e alla produzione, fu ben accolto in Australia, ottenendo così la possibilità di qualche tour firmando per un agenzia di booking e un'etichetta discografica; insomma, tutto stava andando alla grande. Decidemmo di non suonare più degli show nel 2010 per registrare il nostro follow-up album, anche se in quella fase affrontammo un paio di altri cambi di line-up. Nel 2011 l'album era quasi finito, ma subimmo un guasto all'hardware, infatti il disco rigido del computer e l'hard disk di backup furono danneggiati nello stesso momento e purtroppo perdemmo la nostra registrazione. Fu a quel punto che decisi che ne avevo abbastanza, perciò mollai. Solo nel 2013 presi consapevolezza che quelle canzoni da me scritte non dovevano essere sprecate, così le ri-registrai per conto mio, e allo stesso tempo ri-registrai tutte le composizioni dell'album originale. Ecco perché entrambi furono pubblicati il 7 Feb. 2014. Dopo aver valutato bene decisi di portare aventi i Separatist da solo, come un progetto da studio.
2. Parlaci del nuovo album, "Closure"...
- "Closure" è l'album che andò perso nel guasto del disco rigido del pc, perciò decisi di ri-registrarlo da progetto solista. Ho impiegato poco più di un anno per concluderlo (probabilmente perché allo stesso tempo registrai anche l'altro disco, "Motionsless"), ma sono molto contento del risultato finale. Inoltre, tutti i proventi del download a pagamento sono donati alla campagna A21 per aiutare / appoggiare la guerra contro il traffico di esseri umani e la schiavitù sessuale.
3. Come descriveresti il tuo approccio al songwriting per il nuovo album? Come si è evoluto nel corso degli anni da "The Motionless Apocalypse"?
- Penso che il processo di scrittura su "The Motionless Apocalypse" sia stato un bel po' più organico di quanto non fosse quello per "Closure". Quest'ultimo infatti è stato composto quasi interamente da me in Guitar Pro, in modo da mettere insieme queste canzoni e poi inviarle ai miei compagni di band, mentre "The Motionless" è stato scritto completamente in solitudine seduto con una chitarra in mano. Penso che tale differenza abbia determinato il suono più meccanico. Tutto ha funzionato bene e si è rivelato il modo (giusto) per agire.
4. Riguardo "Closure"? Come si collega al concept generale del progetto Separatist?
- I testi di "Closure" sono un sequel del primo album, che era incentrato principalmente su di una rivisitazione riadattata delle profezie della fine del mondo presenti nel libro biblico della Rivelazione. "Closure" racconta la storia di un gruppo di persone sopravvissute all'apocalisse che, proseguendo la loro esistenza su di un pianeta morto, si dedicano al cannibalismo in modo da mettere fine alla fame. Creano idoli dediti al culto del sacrificio nella vana speranza di essere salvati, e quindi in ultima analisi, si offrono come sacrificio finale al 'cielo' (...a quella divinità principale su cui si concentra la loro attenzione), in modo da ottenere la liberazione dal terrore della vita che stanno vivendo. Poi, nei momenti finali, l'ultimo dei sopravvissuti raggiunge Dio, ed una fede che egli aveva rinunciato (in passato), ed è così che lui muore in pace con se stesso e il suo Dio.
5. "Closure" sembra essere una progressione molto naturale dal precedente "The Motionless Apocalypse". Come pensi che il progetto sia cambiato dal primo album?
- Beh, penso che si possano sentire le differenze tra "The Motionless Apocalypse" e "Closure". La scrittura del secondo album è più volutamente aggressiva e brutale, semplicemente perché quello era il suono che volevo ottenere in quel momento. Il cambiamento principale è che ora si tratta di un progetto solista e non di una band al completo.
6. Il tuo sound è molto intenso. Era nelle tue iniziali intenzioni raggiungere tali risultati?
- Non credo che fosse necessariamente intenzionale. Come ho detto prima, da quando sono entrato nella band è stato un processo graduale che si è spostato verso un suono pesante e più brutale. Penso che il suono si sia evoluto come siamo cresciuti noi. Quando entrai nella band ascoltavo nu-metal e metalcore, nel periodo che uscì 'The Motionless Apocalypse' stavo ascoltando più death metal e deathcore, mentre ai tempi di "Closure" ascoltavo black metal, death metal progressivo e tecnico.
7. "Closure" ha una copertina molto aggressiva, un'immaginario forte. Come ti è venuta in mente?
- L'artwork si basa sulle parole della canzone "Immersion", una brano in cui i personaggi della storia decidono che, nel tentativo di placare il 'Dio del Cielo' hanno bisogno di sacrificare qualcosa di puro, vale a dire una donna incinta presente nel gruppo e il suo nascituro. L'arwork dell'album raffigura una parte del processo descritto in quella canzone.
8. Come sono le altre recensioni per "Closure"? Cosa vuoi che la gente noti in questo nuovo album più di ogni altra cosa?
- L'unica recensione ufficiale che ho visto finora è la tua su Son of Flies webzine, ed è stata davvero grande! ..Oltre a questo, in base a quanto letto dalla gente che scrive sui social networks la risposta sembra fantastica. Voglio solo pensare che le persone possano ascoltare il disco, goderselo a modo loro. Sostenendolo potranno appoggiare la lotta contro la tratta degli esseri umani.
9. Farai dei tour a supporto di "Closure"?
- No, in quanto non c'è più possibilità di suonare dal vivo, visto che sono il solo nella band.
10. Grazie mille Disho! Buona fortuna con tutto.
- Grazie per l'intervista!
CONTATTI: separatistdm.bandcamp.com/closure - facebook.com/separatist
SEPARATIST line-up:
Disho - Polistrumentista
RECENSIONE:
SEPARATIST "Closure" DIGITAL ALBUM | CD 2014 - autoprodotto