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venerdì 7 febbraio 2014

Intervista: DAYAL PATTERSON - "LA BIBBIA NERA"






IL FOTOGRAFO/GIORNALISTA DAYAL PATTERSON E' L'ARTEFICE DELLA BIBBIA NERA DENOMINATA "BLACK METAL: EVOLUTION OF THE CULT"! IL LIBRO DEFINITIVO SUL BLACK METAL. CREDO CHE NON SIANO NECESSARI ULTERIORI COMMENTI, VISTO CHE DAYAL E' PERSONAGGIO BEN NOTO ALL'INTENO DEL CIRCUITO DELLA MUSICA HEAVY. COLLABORATORE DI METAL HAMMER, KERRANG, TERRORIZER, RECORD COLLECTOR... OLTRE CHE SCRITTORE (10 ANNI FA) DELLA 'ZINE CRYPT MAGAZINE. PATTERSON SI RACCONTA IN QUESTA INTERESSANTE INTERVISTA! LASCIO A LUI LA PAROLA.

Sono molto felice per questa intervista con il giornalista e scrittore Dayal Patterson. Il suo contributo nell'underground è stato fondamentale negli anni. Ora, la bibbia del black metal è fuori su 600 pagine! L'opera in questione è, naturalmente, "Black Metal: Evolution of the Cult". E' una grande opportunità per me avere questo autore su Son of Flies.

Ciao Dayal. Voglio innanzi tutto ringraziarti per la disponibilità, per avermi dato modo di intervistarti e per dare ai fan italiani del black metal la possibilità di conoscere meglio il tuo libro "Black Metal: Evolution of the Cult"...

1. Come ti sei avvicinato alla musica heavy?

- Il primo gruppo a cui mi sono avvicinato sono stati i Guns N' Roses, quando avevo dieci/undici anni. Da lì ho seguito un percorso abbastanza tipico (di quel tempo) entrando a contatto con formazioni come Metallica, Megadeth e, proseguendo con Sepultura e Carcass, poi, spingendomi ancora più in là con band quali Bolt Thrower ed Entombed. Successivamente arrivò il black metal, anche se venni a conoscenza di questo genere grazie alla rivista Kerrang. Genere piuttosto inesplorato ai tempi. E' stato solo quando ho incontrato alcuni amici più grandi, a metà degli anni Novanta, che ho davvero conosciuto tale mondo. Da loro presi in prestito dei CD e cassette.

2. Quando hai iniziato il tuo libro? Quanto tempo hai impiegato per la ricerca e scrittura di "Black Metal: Evolution of the Cult"? Si tratta di un grande progetto: 600 pagine, 300 foto, 100 interviste, 215.000 parole!

- Big indeed, ci sono voluti circa quattro anni di lavoro e ricerca. In un certo senso il background per il mio libro è stato accumulato in un decennio e mezzo di ascolti di questa musica, inconsciamente approfondita come fan, leggendo interviste e ascoltandola.

3. Qual è stata la parte più difficile nella realizzazione del libro?

- Gli aspetti più difficili sono stati la strutturazione generale e poi decidere chi doveva essere incluso, e chi non includere. Si trattava di cercare di organizzare le interviste con tutti questi personaggi, alcuni dei quali non erano molto propensi a rilasciare dichiarazioni. E, infine, una volta che le interviste erano state fatte, fu veramente difficile modificarle per ottenere una sorta di lettura coesa!



4. Sul tuo approccio alla scrittura cosa puoi dirci?

- La priorità in questo particolare libro è stata quella di esplorare come il genere si è sviluppato a partire dai primi anni ottanta fino ad oggi, utilizzando delle band (in particolare) per evidenziare i diversi volti del genere (depressive, symphonic, folk-black, industrial...). Ma più in generale, quello che mi interessava maggiormente come scrittore era di raccontare la storia musicale di ogni band esplorando anche la personalità degli artisti coinvolti.

5. Quali sono state le tue motivazioni nello scrivere questo libro? Che cosa volevi ottenere?

- Penso che il mio obiettivo principale era quello di illustrare una storia definitiva sul black metal e sulla sua evoluzione musicale e culturale. Avevo aspettato a lungo per un lavoro di buona portata che facesse luce sul genere, ma tutti i libri e i film che continuavano a comparire non avevano nemmeno tentato di farlo in maniera veritiera perché di solito troppo incentrati sulla Norvegia, dall'anno 1992 al 1994. Così ho pensato bene di farlo io.

6. Il libro è stato pubblicato dalla Feral House, che in precedenza fece uscire il tanto discusso "Lords of Chaos". Perché credi che la Feral H. è la più appropriata per questo progetto?

- In parte perché avevano già pubblicato un libro sul black metal, quindi sapevo che avrebbero avuto una buona distribuzione e poi perché era uno dei pochi editori disposti a pubblicare un libro su questo argomento.

7. Come sei riuscito a rintracciare queste persone / musicisti? Hai intervistato un sacco di artisti per "Black Metal: Evolution of the Cult". Chi è stato il tuo preferito tra gli intervistati?

- Questo è molto difficile da dire perché c'erano un sacco di grandi personaggi intervistati - Snorre Ruch, Cronos, King Diamond, i membri
dei Mayhem, Mysticum, Darkthrone, Cradle of Filth, Blasphemy per citarne alcuni. Il monitoraggio dei musicisti, in alcuni casi, si è rivelato un processo molto lento. Alcune band hanno dei manager e quindi mettere insieme le cose è stato molto rapido, come è successo con la maggior parte delle più grandi band/artisti. Ma in altri casi ho dovuto trattare direttamente con l'artista, e purtroppo alcuni di essi preferiscono non rilasciare interviste. C'è stato un sacco di lavoro di ricerca, e in molti casi i personaggi intervistati mi mettevano in contatto con altri, e questo è stato l'unico modo per avere al telefono artisti come Snorre Ruch, che non hanno una grande presenza online.



8. Ora, "Black Metal: Evolution of the Cult " suggerisce una conoscenza approfondita su questo genere. Hai avuto qualche formazione musicale che ti ha aiutato ad applicare tale conoscenza al contesto del giornalismo?

- In realtà, nessuna formazione formale, se non come fotografo. Ma ho iniziato a fare giornalismo musicale (non penso mai a me stesso come un giornalista, ma suppongo di esserlo) da quando pubblicavo una fanzine, dieci anni fa; compreso il lavoro per Metal Hammer, Terrorizer, Record Collector e così via. Naturalmente, in aggiunta a tutto questo, posso dire di avere una conoscenza molto approfondita nel black metal.

9. Pensi che la lettura in generale occupi la stessa importanza per i ragazzi di oggi?

- Questa è una buona domanda. "I’m not sure really – I suspect it does, but I fear that it might be more a case of reading twitter updates these days than books". Comunque, spero che qualche appassionato di black metal legga quello che ho scritto, anche se normalmente si evitano i libri.

10. Per finire: Hai delle parole o consigli da dare a coloro che stanno cercando di intraprendere il proprio percorso come scrittori oppure come giornalisti musicali professionali?

- Penso che la chiave sia di intraprendere questo percorso al fine di migliorare il vostro mestiere e costruire un grande corpo di lavoro.
Una volta raggiunto quel punto, l'obiettivo dovrebbe essere quello di scegliere il meglio e cercare di farlo leggere a qualcuno che possa commissionarvi più lavoro possibile. Nel mio caso sono caduto nella professione per caso, dopo aver inviato la mia 'zine ad una rivista più grande. Ma il principio è lo stesso!!! Ho anche notato che un sacco di persone che fanno questo lavoro a tempo pieno hanno fatto esperienza lavorativa presso una rivista, per un paio di settimane, in modo da capire se la scelta intrapresa poteva essere sensata, "though not one I tried myself (I thought I was going to be a full time photographer!)".

11. Ok Dayal, grazie per la tua gentilezza! Ti auguro tutto il meglio con il tuo lavoro futuro!

- Per ordinare una copia autografata di Black Metal: Evolution of the Cult accompagnata dal 'Prelude to the Cult' andate sul sito personale: www.evolutionofthecult.com