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venerdì 14 febbraio 2014
Intervista: CULTED - IL DRAMMA DELL'UMANITA'
SPESSE VOLTE CERCO DI BRUCIARE LE TAPPE IN MODO DA RAGGIUNGERE IN BREVE TEMPO ALCUNI DEI MUSICISTI CHE REPUTO INFLUENTI ALL'INTERNO DEL CIRCUITO MUSICALE ESTREMO. OGGI E' SUCCESSO ANCHE CON I CULTED! DI RECENTE TORNATI SULLE SCENE CON "OBLIQUE TO ALL PATHS", PUBBLICATO DALLA RINOMATA RELAPSE RECORDS. IL GRUPPO (FORMATO DA 3 MEMBRI CANADESI ED UNO SVEDESE) DIFFONDE DELLE SONORITA' DANNATAMENTE OSCURE E PESANTI, CAPACI DI LASCIARE BASITI. HO AVUTO IL PIACERE DI PARLARE CON MICHAEL KLASSEN E DANIEL JANSSON.
1. Ciao Michael. come va la vita in questo momento? Sono contento che posso darvi il benvenuto sulle pagine di Son of Flies webzine e farvi conoscere ai lettori...
Michael: La vita va bene, grazie per il tuo interesse.
2. I Culted hanno ancora un'ispirazione molto potente e "Oblique To All Paths" è una certezza! Com'è stato lavorare per questo nuovo disco?
Michael: E' stato fantastico. Non avevamo idea di come poteva suonare il nuovo album. Sapevamo che aveva dalla sua parte alcuni elementi diversi rispetto "Below..." o da "Of Death and Ritual" e siamo rimasti entusiasti di sentire la sua evoluzione partendo dalle basi di chitarra e batteria. E' diventato un album multi-strato.
3. Appunto, il nuovo album sembra avere più strati e livelli. Quali sono state le vostre influenze durante la creazione di "Oblique To All Paths"? Quanto è stato importante per voi differenziare le creazioni di "Oblique To All Paths" con quelle di "Below the Thunders of the Upper Deep"?
Micael: Non so se ci fossero delle specifiche influenze che hanno portato alla creazione di "Oblique to...", ma sicuramente è stato probabilmente un accumulo di decenni di ispirazione, dalle innumerevoli bands, artisti, scrittori e film che ammiriamo e che si sono inevitabilmente fusi con la scrittura e la registrazione della release.
4. Come è stato il processo di registrazione?
Michael: E' stato un processo lungo. Abbiamo registrato la batteria e le chitarre in diversi scantinati vicino a Winnipeg, accumulando sei giorni alla settimana per un numero di mesi differenti. Daniel ha registrato la sua voce in cinque giorni... in una casa famiglia isolata al di fuori di Gothenburg. Matt ed io abbiamo poi stratificato e mixato il disco nel suo studio. Dai primi riff al master finale sono passati circa due anni.
5. Quanto bisogna andare in profondità quando si cerca di trovare il significato delle proprie canzoni?
Michael: E' individuale. Se un album risuona con me, sono anche in grado di perdermi nel suo suono. Durante la registrazione, cerchiamo sempre di connetterci con i suoni che dimorano nelle nostre differenti teste per poi trasferirli e registrarli nel miglior modo possibile. Liricamente,
i testi di Daniel sono aperti all'interpretazione soggettiva, ma per me sono molto descrittivi e creano un paesaggio mentale che mi piace molto. Mentre i titoli impostano il tono per ogni canzone.
6. Voglio parlare della canzone "Illuminati"! ...Il titolo è abbastanza inquietante. Che significato c'è dietro?
Daniel: Il titolo in realtà è ILLLUMINATI, un gioco di parole malate, LUMINATE e ILLUMINATI. E' stato composto per convincere la gente a pensare che esiste un gruppo di persone che getta luce sulle colpe,
sulle bugie e sui mali che il mondo offre.
7. Quali sono i principali messaggi che state tentando di far passare attraverso "Oblique To All Paths"?
Daniel: L'album in realtà non segue una disciplina o un preciso percorso. Liricamente, è ispirato da tutto: dalla politica, dalla religione (oppure anti-religione), dalle scelte prese nella vita dalle tante persone e le rispettive conseguenze che ne derivano; che si tratti di qualcosa presa dalla letteratura, dall'arte cinematografica o dalla vita stessa. "Blend that with some spiritual fire and a fuck all attitude and that’s pretty much it".
8. A giudicare dalla vostra complessità musicale... Che tipo di pubblico potrà meglio collegarsi con questa musica?
Michael: Non mi sento di dire che la nostra musica è molto complessa, anzi. Ma questa è la mia interpretazione dei Culted. Quando penso alla musica complessa, penso ad una band come i Gorguts o al Prog e al Jazz. Culted sono molto primitivi nella proposta anche se a volte è piuttosto stratificata.
9. Come avete fatto a concepire la copertina dell'album?
Michael: Orion Landau è responsabile delle immagini. Gli abbiamo fatto avere la nostra musica, i testi e i titoli e lui ha fatto il resto.
10. Potresti commentare la situazione attuale del mondo?
Michael: "Nella nostra società è un tabù criticare delle persone di fede religiosa... questi tabù sono offensivi, profondamente irragionevoli, ma peggio, essi sono sempre come delle persone uccise. Questa è davvero la mia preoccupazione. Si, la mia preoccupazione è che le nostre religioni, la diversità delle nostre dottrine religiose, stanno per ucciderci. Sono preoccupato che i nostri discorsi religiosi, le nostre credenze religiose siano in ultima analisi incompatibili con la civiltà." - Sam Harris
11. Quali sono i piani dei Culted per il prossimo anno? Ti ringrazio per l'intervista!
Michael: Abbiamo registrato un paio di cose, che inizialmente sembravano adatte per essere un EP, ma abbiamo altro materiale che stiamo pensando di registrare, così solo il tempo ci porterà consiglio. Inoltre Matt sta valutando la possibilità di fare alcuni lavori di ristrutturazione nel nostro spazio studio, quindi se questo accadrà, ritarderà ulteriormente tutto.
CONTATTI: facebook.com/Culted
CULTED line-up:
Daniel Jansson - words, voice, ambience
Matthew Friesen - guitar, bass, percussion, noise
Michael Klassen - guitar, bass, percussion, noise
Kevin Stevenson - drums, percussion
Erik Larsen - additional sound, modular synths
RECENSIONE:
CULTED "Oblique To All Paths" CD | LP 2014 - relapse records