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martedì 1 ottobre 2013
Recensione: CULT OF ERINYES "Blessed Extinction"
CD 2013 - code666 Records
Il debut album "A Place to Call My Unknown" (2011) dei belgi CULT OF ERINYES riuscì ad emozionarmi particolarmente, sia dal punto di vista dell'offerta musicale che della tessitura tematica. Un opera realizzata sotto un'atmosfera di angosciante buio e suoni distorti alla cui base c'era un evidente sostrato melodico e darkeggiante. A soli due anni dal su citato lavoro, la loro proposta guadagna terreno in termini di ottime idee e di strabilianti reazioni emotive. La lugubre creatività di Corvus (chitarra, basso, tastiere, sample), Baal (batteria), Mastema (voce) non è funzione del mondo esterno, al contrario, esiste perché trova motivo di respirare ed evolversi nella propria dimensione "isolata" / "parallela". Il sound animoso si snoda dalle più insalubri fantasie nascoste, da una tetra e sconosciuta oscurità che diventa più profonda / determinante ad ogni singolo ascolto. Il nuovo accattivante "Blessed Extinction" è figlio di una sconfinata soggettività. Non è difficile riconoscere il ruolo che ha l'erudizione dei Cult of Erinyes! I contenuti del disco sono disposti nel giusto posto e l'unico modo per comprenderli è assimilarli con buona apertura mentale. Se volete definire 'black metal' la proposta di questi musicisti avete tutta la libertà per farlo! Io, per mio conto, non la considero tale! E' un aspetto che non mi interessa. Cambiano così tante volte l'utilizzo delle note/riff che non è possibile rinchiuderli in un preciso ambito (anche se si ricollegano continuamente a certe strutture portanti che potrebbero essere riconosciute come 'black'). Incredibile la prova vocale di Mastema, capace di violentare l'ascoltatore anche quando la sua timbrica pulita diventa pura potenza allusiva! Ne sono l'esempio le strazianti "From the Shattered Skies", "Sunken Cities". Comunque, le radici dei Cult of Erinyes sono e rimangono maligne! Il problema è che molti la negatività la considerano uno stile di vita, ma fortunatamente per altri è solo il propellente indispensabile per nutrire determinate sonorità, esteriorizzandone la rispettiva oscurità. Non deve esistere una definizione appropriata, soprattutto quando si hanno di fronte formazioni come i Cult of Erinyes. Qui, il processo è al contrario nel senso che il risultato finale riassorbe sia le loro visioni che la mia immaginazione. Se sono giunto a tale pensiero significa che i tre musicisti provenienti da Bruxelles hanno raggiunto quasi la perfezione nel cerchio dell'album. Spero il nuovo contratto con l'italiana Code666 possa diventare il giusto trampolino di lancio verso palcoscenici più ambiti. Sicuramente "Blessed Extinction" si pone tra i dischi più riusciti del 2013. Da non perdere! Disponibile dal 28 Ottobre 2013.
Contatti: cultoferinyes.com - facebook.com/cult.erinyes - code666.net
TRACKLISTING: From the Shattered Skies, Jibaku, Unspoiled Beauty, Bipolar, Dissolve Into the Stars, Sunken Cities, The Vlasov Notes (feat. Phorgath from Enthroned/Emptiness), Coda.