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martedì 10 settembre 2013

Intervista: ULVER - "IL SILENZIO INTERROTTO DAL BUIO"






DI SEGUITO IL RESOCONTO DELL'INTERVISTA FATTA A KRISTOFFER RYGG, CANTANTE DEGLI ULVER. UNA BAND GENIALE CHE NON HA BISOGNO DI PRESENTAZIONI.

Ciao Kristoffer. E' un grandissimo "onore" averti su Son of Flies. GRAZIE per la vostra splendida musica e per le emozioni che mi avete trasmesso in tutti questi anni. Hai la possibilità di presentare "Messe I.X-VI.X".

- Grazie anche a te Christian. Apprezzo le tue parole.

1. Cosa ne pensi di "Messe I.X-VI.X"? Qual è la storia che si cela dietro questo fantastico album? Com'è stato lavorare con la The Arctic Opera and Philharmonic Orchestra?

- Beh... "Messe IX-VI.X" è una sorta di ritorno a casa... e per certi versi, un ritorno al passato.

Come probabilmente sapete, siamo stati un troll con molte teste negli ultimi quattro anni che coinvolge un sacco di gente, spesso come fossero diversi progetti in una sola volta etc... Abbiamo apprezzato tutto ciò essendo più morfologici, è stato assolutamente incredibile... affrontare tante sfide, logistiche e non. Si, in poche parole, siamo arrivati ad un punto in cui sentivamo il bisogno di rallentare e fare le cose un po' più come una volta.

Quindi sì, "Messe IX - VI.X" è sicuramente un modo per trovare qualcosa di nuovo, lì nell'ombra : in definitiva, il luogo tranquillo in cui ci troviamo più comodi. Anche un sacco di persone sono coinvolte in questo, ovviamente, ma abbiamo sempre concepito andando incontro alla musica, facendo delle scelte etc. Per questi motivi è stato molto simile a come vennero fatte certe cose in passato, per esempio per i due album "Blood Inside" e "Shadows of the Sun". L'esperienza accumulata da quei giorni, ci ha portato a scrivere in questo modo, registrando per il quartetto d'archi, ma questo è su grande scala. Però, siamo stati fortunati ad avere a bordo il compositore Martin Romberg, perché ci ha aiutato con
gli arrangiamenti di tutti i musicisti del progetto. Inoltre, le persone della Tromsø Chamber Orchestra sono così professionali che ogni nostro possibile disagio è stato rapidamente messo a riposo una volta atterrati lì a Tromsø. Questa è stata una collaborazione davvero molto eccitante. Che altro posso dire?

2. Su "Messe IX-VI.X", ti sembra di avere a che fare con il tuo personale subconscio? Kristoffer Rygg canta per se stesso o per tutta la band?

- Ho sempre cantato per me, o qualcosa del genere. Ma sì, questa è la prima volta in cui abbiamo scritto un po' più in prima persona, insomma, in maniera singolare. Per me, l'operato negli Ulver è sempre personale. Allo stesso tempo sono una persona privata e in generale non voglio dire troppo sulle nostre allusioni e/o illusioni. Diverso da tutto quello che sembrava giusto scrivere, questa volta. Immagino che le parole, o i testi , siano come una pala d'altare, un dipinto in un luogo di culto.

3. In termini di contenuti, quali sono stati alcuni dei temi/atmosfere che si voleva toccare con l'intero album?

- La nostra volontà, come ho detto poco prima, è stata quella di prendere nuovamente la musica da una terra ombrosa, sapevamo sarebbe successo. In un certo senso, abbiamo anche pensato di provare a scrivere come se noi tutti stessimo componendo della vera musica classica, con chiari cenni sia al barocco che al 20° Secolo, moderno, tutto ciò che è jazz. Non che io mi illuda che tutto questo è classico di per sé, ma nello stesso tempo penso che si avvicini ad un certo specifico livello. Ci siamo impegnati a far ascoltare un sacco di opere classiche in fase di partenza, per la stessa ispirazione o per quello che si aveva già. Ma, ovviamente, l'album risente dell'influenza della cultura pop. Io non riesco a scrollarmi di dosso la mia passione per certe cose, non importa quanto sia difficile provarle ;-)

4. Come ha fatto a concretizzarsi l'idea di fondare la vostra Jester Records? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di possedere la propria casa discografica? E' un modo di relazionarsi ancora con l'etica del DO IT YOURSELF?

- Questa è una lunga storia... gran parte della quale è già nota. Ma, andando affondo: il DIY è nel mio DNA. Non mi sono mai trovato bene con le altre persone che mi dicono che cosa devo fare, o come fare le cose. Quindi si, "Ulver è la MIA visione d'insieme, non datemi nessun fottuto consiglio". Ciò è sicuramente il tipo di ethos che mi ha portato a creare la mia etichetta, hehe.

Lo svantaggio? Non avere nessuno da incolpare, se non se stessi. Il buon vantaggio? Pensare a questo. E' possibile diventare più umili con il passare del tempo.

5. Nel nuovo album le strutture orchestrali sono decisamente palpabili... Quali le tue influenze personali?

- A parte dal suono, mi sento influenzato dall'isolamento degli animali e dalle apparenze. Naturalmente. Spesso è seguito dall'ambivalenza. Potrei farvi un lungo elenco d'influenze, ma dico: Amore - e l'assenza di esso - questo è un grande mistero per il sottoscritto. L'origine della specie e il passare del tempo. La Morte. "How it all just... makes and breaks us". Per generalizzare ed essere del tutto vago.

6. Come vedi il futuro degli Ulver? Pubblicherete ancora degli album... avete intenzione di fare degli spettacoli dal vivo, tour ecc?

- Se le circostanze lo permettono porteremo avanti ogni cosa. Presto ci sarà un'interessante ritorno degli Ulver nel vostro paese, ed eseguiremo nuovamente "Messe", nella città di Parma, al Teatro di Regio in occasione del Festival Verdi 2013. Quindi, preparatevi ;-)

7. Grazie Kristoffer è stato un vero piacere parlare con te. Aspettavo da tempo il momento giusto per poterti intervistare. Spero sarà un modo per diffondere ancora una volta il fantastico universo degli Ulver in Italia. Sono davvero felice per avermi dato questa opportunità. Hai da aggiungere delle parole finali, rimpianti o speranze?

- Il piacere è mio. Grazie ancora, per le tue parole gentili e per il tuo interesse negli Ulver. Purtroppo i miei rimpianti sono personali. La speranza è difficile.. Bella e talvolta irresistibile/schiacciante. Il resto è silenzio.



CONTATTI: jester-records.com/ulver - ulver.bandcamp.com

ULVER line-up:

Kristoffer Garm Rygg - Vocals/Electronics/Programming
Jørn H. Sværen - Miscellaneous
Tore Ylwizaker - Synths/Programming
Ole Alexander Halstensgård - Synths/Electronics

FOTO/PICTURES by: Ingrid Aas

RECENSIONE:
ULVER "Messe I.X - VI.X" DIGITAL ALBUM | CD 2013 - jester rec. | kscope