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martedì 12 febbraio 2013

BLEEDING EYES "A Trip to the Closest Universe"
2012 - go down records


Treviso e Belluno sono le città d'origine di questi BLEEDING EYES, che dopo l'uscita di "One Less to My Last" (2009), ritornano a volume con
"A trip to the Closest Universe". L'ultima fatica segue le orme di uno sludge/metal contaminato da stoner e da un certo carattere fugace che non è da meno in quanto ad espressività. Dopo l'ambigua opener "Arrotino", iniziano la scalata tirando fuori un sound granitico che al contempo risulta equilibrato. Il disco viaggia diretto, ma i musicisti decidono di tenere i brani su livelli differenti, e credo che la causa principale della scissione sia il fatto che loro si esprimono con tipi di musica dai toni molto vari. Traspaiono sempre le marcate sonorità aggressive, ma si evidenzia la capacità di alternare tonalità voluminose con sfumature distanti dall'istinto animalesco. "Cruel World", "Pozzo Senza Fondo", "Terzo Occhio" sono particolarmente interessanti, come l'interpretazione vocale di Tez che non demorde, anche se inizialmente ho faticato un po' ad accettare il cantato in italiano (ovviamente non per pregiudizio). Solo dopo diversi ascolti ho trovato la giusta chiave di lettura per entrare nel parallelo di "A trip to the Closest Universe".
I Bleeding Eyes offrono della musica valida caratterizzata da differenti sfaccettature. Un passo indispensabile per continuare a trovare maggiore personalità! L'album è uscito il 12.12.12.

TRACKLIST: Arrotino, Cruel World, Pozzo Senza Fondo, Barrage, Terzo Occhio, From Now On It Can Only Get Worse.