domenica 14 ottobre 2018

Recensione: HIGH ON FIRE "Electric Messiah"
2018 - eOne Music




Matt Pike torna a far parlare di sé con un lavoro ("Electric Messiah") che calpesta le cervella fin dal primo pezzo. Gli HIGH ON FIRE picchiano come dei dannati sugli strumenti: più ispirati, coesi e massicci che mai. Le canzoni sguinzagliano la violenta irriverenza dell'old school metal, quell'impeto barbaro che ha influenzato questi musicisti californiani. Ancora una volta la produzione ruggente calza a pennello alla volontà di ferro del trio, ecco spiegato il motivo per cui il lato selvaggio della loro natura è diventato l'inconfondibile trademark che ci permette di riconoscere immediatamente ogni tassello del puzzle. Le peculiarità più importanti restano comunque le stesse di sempre: la voce catarrosa di Pike, l'affidabilità della struttura sonora che deflagra in ogni istante e, ovviamente, l'atteggiamento accanito con cui la band affronta le sue sfide. Stiamo parlando di musicisti che amano e vivono il vero Metal, e lo spirito del Metal brucia nei loro album. "Steps of the Ziggurat/House of Enlil", "Sanctioned Annihilation", "The Pallid Mask", "The Witch and the Christ" racchiudono tutto ciò che si può ascoltare nella tempesta elettrica generata da "Electric Messiah". In vent'anni di perseveranza, gli High On Fire ci hanno insegnato un valore importante come l'integrità artistica. Enormi!

Contatti: 
highonfiresl.bandcamp.com/album/electric-messiah 
highonfire.net 
facebook.com/highonfire

TRACKLIST: Spewn From The Earth, Steps Of The Ziggurat/House Of Enlil, Electric Messiah, Sanctioned Annihilation, The Pallid Mask, God Of The Godless, Freebooter, The Witch And The Christ, Drowning Dog