domenica 12 agosto 2018

Recensione: VERANO'S DOGS "Summoning the Hounds"
2018 - Metal Age Productions




Presentato da una copertina di chiaro stampo old-fashioned (disegnata dall'artista italiano Roberto Toderico), il debutto in questione è una pura dose di rabbia e violenza. Dieci brani irriverenti che, dalla prima all'ultima nota, non concedono nessuno spazio alla melodia. "Summoning the Hounds" ben sintetizza il punto di vista dei capitolini VERANO'S DOGS sul concetto di estremizzazione sonora. E' vincente la loro capacità nel saper mettere in piedi un lotto di canzoni essenziali ma solide come il cemento armato, tenendo fede ad un trademark che si gusta appieno come un buon vino d'annata. L'impatto rimane genuino e terremotante per tutta la durata del disco. Quindi, inutile evidenziare le singole composizioni, proprio perché "Summoning the Hounds" deve essere considerato nella sua interezza. Veloce, intenso, severo: la quintessenza del grindcore/death metal. Una prova concreta, per una formazione che ha saputo potenziare coerentemente il proprio background.

Contatti: 
veranosdogs-map.bandcamp.com/album/summoning-the-hounds
facebook.com/veranosdogs

TRACKLIST: Summoning the Hounds, Keeper of Hades, Bark at the Grave, Mind Necropolis, Cannibalism and Agriculture, Holiday in Baskerville, Rabid Moments, The Hound (A Lovecraft´s Tale), Deadly Whisper, The Rising of the Necrotic Hound