giovedì 22 febbraio 2018

Intervista: BROKEN HOPE - "IL CULTO DEL DEATH METAL"






NONOSTANTE SIA DIFFICILE BISSARE IL SUCCESSO DEI LORO ALBUM USCITI NEI PRIMI ANNI NOVANTA, GLI STORICI DEATHSTER BROKEN HOPE HANNO RICONFERMATO TUTTO IL LORO VALORE CON IL SETTIMO SIGILLO "MUTILATED AND ASSIMILATED". IL CHITARRISTA FONDATORE JEREMY WAGNER RIASSUME IN BREVE LA STORIA DELLA SUA CREATURA. PER CHI DI VOI NON LO SAPESSE, QUEST'ANNO I BROKEN HOPE CELEBRANO IL TRENTENNALE COME BAND.

1. Quest'anno i Broken Hope celebrano trent'anni di attività dedicata al death metal. Quali sono le tue personali impressioni sul passato e presente della band?

- Trent'anni fa, quando iniziammo, le cose erano molto eccitanti. C'erano un sacco di band death metal e grindcore, diventate poi delle leggende: Death, Morbid Angel, Napalm Death, e così via. C'era un'enorme ondata di death metal in quel periodo, ondata che ha raggiunto il picco nei primi anni '90. Ora, c'è nuovamente lo stesso grande fermento, e sono felice di questo. Molti fan e giornalisti si sono resi conto che il 2017 è stato l'anno del death metal. Tante band leggendarie, old school e new school, hanno pubblicato nuovi album. Per quanto ci riguarda, direi che la nostra intenzione è sempre la stessa: mantenere intatta l'integrità dei Broken Hope. Per me questa band è come un figlio. Ho iniziato la mia carriera con Joe Ptacek e Ryan Stanek, ho scelto io il nome del gruppo e da 30 anni mi occupo di tutti i testi e della composizione di tutti i brani. Quindi, il suono e la mia visione rimangono tali, così come non cambia il desiderio di suonare death metal senza compromessi. Con il nostro ultimo disco in studio "Mutilated and Assimilated", abbiamo mantenuto questa linea. L'album è Broken Hope al cento per cento.

2. I Broken Hope hanno pubblicato sette album. Con così tante canzoni alle spalle, molte delle quali davvero fantastiche, è difficile mettere insieme una scaletta per i vostri concerti?

- Ottima domanda! SÌ! Haha. A volte è difficile scegliere quali canzoni suonale dal vivo, in quanto c'è così tanto da poter scegliere. La regola generale è una sola: cerchiamo di prendere del materiale da ogni album, scegliamo canzoni che non siano troppo lente... insomma, manteniamo la nostra setlist interessante ed emozionante.

3. Il vostro album di debutto "Swamped in Gore" venne pubblicato 26 anni fa. Guardando indietro nel tempo, quali sono le tue considerazioni su quel lavoro?

- Riuscimmo a vendere molte copie della versione originale di "Swamped In Gore", prima che la Metal Blade lo pubblicasse, e questo grazie alla nostra costante attività nell'underground. Quando firmammo il contratto con l'etichetta, il desiderio fu quello di farlo ristampare con una nuovo e migliore artwork. Odiavamo la copertina originale! Haha! Dall'uscita di "Swamped In Gore" sono trascorsi 26 anni, ovvero una buona parte di una vita umana. Ho bei ricordi dei vecchi tempi, ma sono altrettanto felice con la nuova formazione e di come stanno andando le cose. Il fatto di essere maturato come persona mi ha aiutato anche a sentirmi meglio nei Broken Hope. Oggi è davvero divertente suonare le vecchie canzoni. Quelle songs uccidono, e per me è importante mantenere viva la nostra musica più datata.

4. State lavorando ad un nuovo album? Se sì, a che punto è il processo compositivo?

- Ho scritto parte di una nuova canzone, ma non ho ancora intenzione di registrarla.

5. Quali sono i piani per il futuro dei Broken Hope? Farete molti concerti per celebrare il trentennale della band?

- Stiamo facendo diverse date, inoltre suoneremo in dei festival per celebrare il trentennale della band. Dopo l'estate 2018, quando finiremo di suonare in alcuni festival e non avremo altri programmi in calendario, smetteremo di suonare dal vivo per un lungo periodo. Voglio concentrarmi sulla scrittura di altri romanzi (attività che faccio già a tempo pieno), e dedicare il mio tempo a scrivere musica e altri testi per la band. Non c'è fretta per comporre un nuovo album dei Broken Hope. Sono stato molto impegnato nel gruppo fin da quando ci siamo rimessi in azione nel 2011, ecco perché ho bisogno di una pausa.

6. Dopo trent'anni di attività, è difficile smettere di suonare death metal?

- Nonostante abbia bisogno di una pausa, è difficile smettere. Ho una grande passione, un forte amore per il death metal, ma anche per la mia chitarra. È nelle mie vene. Nel mio cuore. Non c'è niente di più forte dell'amore per il death metal e il grindcore. Cazzo, vivo e respiro il death metal. Questo non cambierà mai. Mi reputo un militante del death metal perché sono semplicemente innamorato di un genere che mi dà grandi soddisfazioni a livello sonoro e personale. Non c'è fan più fedele di quello del death metal. È la fratellanza tra le band e tra i seguaci del genere che lo fa vivere e respirare. Spesso vedi le stesse facce nei festival e nei concerti in giro per il mondo. Questo genere è importante per certe persone, è una parte fondamentale della loro vita, anch'io lo amo e non lo ritengo scontato. Sarò un appassionato di death metal, per sempre. Rinunciare a tutto sarebbe impossibile. Non posso rinunciare alla musica che amo scrivere e suonare.

7. Qualcos'altro che vorresti aggiungere?

- Grazie a tutti i fan che ci ascoltano/supportano da trent'anni, e anche a tutti i nuovi fan e amici. Noi esistiamo per voi, al di là di tutto. Cheers!


CONTATTI: 

brokenhope.com
facebook.com/brokenhopeofficial

BROKEN HOPE line-up:

Damian Leski - Voce
Jeremy Wagner - Chitarra
Mike Miczek - Batteria
Matt Szlachta - Chitarra
Diego Soria - Basso