martedì 29 agosto 2017

Recensione: BOWELFUCK "Fragments"
2017 - Rotten Roll Rex




I cechi BOWELFUCK pubblicano il loro secondo full-length: un disco capace di radere al suolo ogni ostacolo gli si presenti davanti. Che il sound del trio è una sorta di via di mezzo tra i finlandesi Rotten Sound e gli svedesi Nasum lo si capisce fin dalla traccia posta in apertura ("Why"). Già, perché "Fragments" rischia seriamente di piacere a tutti coloro che consumano le produzioni delle due band citate qualche secondo addietro. Il nome Bowelfuck non è solo sinonimo di energia, è li dove l'ira (quella che infiamma tutt'intorno) incontra il grind, e spurga un intenso calore ustionante. Ovviamente gran parte del merito è dei loro mentori (giusto affermarlo!): di certo questi musicisti hanno rispolverato riff/ritmiche sofferte e sanguinanti, perciò fatali. Un gruppo che probabilmente non inciderà mai il suo album decisivo, ma comunque meritevole di attenzione per la dedizione con cui svolge il proprio compito. Il nuovo "Fragments" non sfigurerà se paragonato ai nomi più quotati del genere. Da ascoltare e condividere!

Contatti:

facebook.com/bfgoregrind

TRACKLIST: Why, War Inside, Casket, Strict, Thread, I'm Not, Explosion, Better, Fragments, Trapped, Wasteland, Redemption, Illusion, Now Is the Time, I'm Stuck, Two Fields - Three Days

domenica 20 agosto 2017

Recensione: ROPE SECT "Personae Ingratae"
2017 - Iron Bonehead Productions | Caligari Records




Già al primo ascolto "Personae Ingratae" rivela qualità compositive da non sottovalutare, che sembrano riprendere elementi new wave/post punk in maniera personale ed eccentrica. I tedeschi ROPE SECT ne escono freschi e compatti, anche quando a prevalere su dissonanze/riverberi sono gli echi di tre autentici "mostri sacri" entrati nella storia della musica oscura e drammatica (Bauhaus, Joy Division, Christian Death). Questi musicisti forgiano un sound accattivante che è una sintesi micidiale di ispirazione e ricerca, estrosità e intelligenza. A tratti il risultato è travolgente ('Fallen Nation', 'Pretty Life', 'Ochlesis 0','Death is your lover'). C'è da ammirare la passionalità con cui Inmesher rivela all'ascoltatore la sua voce solista (puro tormento ed estasi). Il futuro non si prevede, ma si può modellare a proprio piacimento. Consigliati. Enjoy!

Contatti:

ropesect.bandcamp.com/personae-ingratae

TRACKLIST: Fallen Nation, Tarantist, Pretty Life, King of the Night, Recess, Ochlesis, Death is Your Lover, Rattenkönig


sabato 12 agosto 2017

Recensione: STRAIGHT OPPOSITION "The Fury From The Coast"
2017 - Indelirium Records




Delle band hardcore si può dire tutto e il contrario di tutto, di certo si deve riconoscere loro la capacità nel saper mantenere vivo l'intento consapevole di colpire e di ferire. In preda ad una rabbia feroce, perciò incontrollabile, i pescaresi STRAIGTH OPPOSITION ci scagliano addosso un album adrenalinico e coinvolgente, alimentato da quella che io definirei: una passione "vera", "imbattibile", la stessa che dura da ben 13 anni. Il frontman Ivan Di Marco & soci hanno trovato il loro modo di raccontare la strada, il proprio disagio, sfornando dischi che spaccano per potenza e resa (soprattutto dal vivo). Gli Straight Opposition meritano supporto e rispetto per un discorso di coerenza! "2017" fa da introduzione a dodici brani irriverenti, esempi fulminei della natura senza compromessi di "The Fury From The Coast"; arma che infiamma le azioni dei quattro abruzzesi, tra i pochi sulla scena capaci di incatenare sostanza e concretezza. Se avete da contraddire, l'obbligo è di presenziare durante i prossimi live del gruppo. Questo è hardcore.

Contatti: 

indeliriumrecords.bandcamp.com/the-fury-from-the-coast 
facebook.com/StraightOpposition

TRACKLIST: 2017, Waiting For The Big Wednesday, Get Ready For Action, Old Fascism ∙ New Habits, The Fury From The Coast, Feed Your Demon, So Cynic ∙ Last Winter, Nature Has No Principles, Angel Face Strikes Again, Not Even A Man, 3 Verse Of Anger, Gravity Is My God, Non c’é Spazio

martedì 1 agosto 2017

Intervista: PHURPA - "UN NUOVO INIZIO"






SFRUTTARE L'ENERGIA DELLA PROPRIA ANIMA E' UN MODO PER CONOSCERE MEGLIO SE STESSI. CON ALEXEY TEGIN, MENTE DEI PHURPA, HO POTUTO INTRATTENERE UNA BREVE CHIACCHERATA SUL SIGNIFICATO DI CERTE PRATICHE MAGICHE.

1. Ciao Alexey. Grazie per la tua disponibilità. E' un onore parlare con te. Potresti presentare il progetto PHURPA ai lettori della mia webzine? Quando hai deciso di metterlo in piedi?

- I Phurpa sono un gruppo di persone che alimentano le antiche pratiche magiche. Nel corso di vent'anni mi sono avvalso di vari componenti. Tutto cambia in continuazione. I Phurpa sono come il vento.

2. Il Phurpa è un oggetto rituale piuttosto diffuso nei paesi asiatici. È un coltello costituito da tre lame e un'impugnatura, usato in particolari rituali tantrici. Il suo simbolismo è molto potente ed esso è considerato come una sorta di pugnale magico capace di domare e sconfiggere anche i più terribili demoni. Perché è così importante la sfera concettuale della tua musica? Suoni e significati viaggiano in parallelo?

- Lo Yidam è l'oggetto ritualistico associato all'aspetto dell'attività meditativa e del suo grande potere. L'energia sonora è una manifestazione di questa forza.

3. Come componi la tua musica? È qualcosa che nasce spontaneamente o hai bisogno di un umore specifico per dare forma a certe emozioni/vibrazioni? Da dove provengono le influenze che determinano il lato spirituale delle composizioni? Ci sono dei luoghi che stimolano la tua immaginazione?

- Non siamo musicisti che si riuniscono per scrivere canzoni. Il nostro suono è qualcosa di sconosciuto che emerge dal profondo. Noi entriamo in un'altra dimensione durante l'azione. La coscienza viene trasferita in un altro spazio.



4. Cosa puoi dirci sul vostro ultimo "Gyer Ro". Sei soddisfatto della promozione della Cyclic Law e della vostra collaborazione?

- Tutto procede bene. Diverse etichette hanno dimostrato interesse nei confronti dei Phurpa, e a giudicare dalle proposte arrivate, mi sembra di capire che alcuni individui hanno la necessità di affrontare dei viaggi magici.

5. Come definiresti la potenza espressiva dei Phurpa?

- Abbiamo investito tutte le nostre forze nel suono dei Phurpa e credo che ciò attrae la gente.

6. Riguardo le vostre performance dal vivo: che esperienza volete creare per il pubblico?

- A volte mi sento come un terrorista che occupa la mente dei nostri ascoltatori. I Phurpa possono anche essere visti come un foglio di carta su cui tutti possono scrivere una storia diversa.

7. Le ultime parole le lascio a te...

- Si può fare più di quanto si può.

CONTATTI:

cycliclaw.bandcamp.com/gyer-ro
phurpa.bandcamp.com 
cycliclaw.com 


RECENSIONE:
Recensione: PHURPA "Gyer Ro" 2017 - Cyclic Law