martedì 11 aprile 2017

Recensione: BUFFALO GRILLZ "Martin Burger King"
2017 - Subsound Records




La personalità autoironica e volutamente provocatoria di Enrico Giannone (ex-Undertakers, ex-Ciaff) ha contribuito seriamente ad ampliare e perciò definire l'immaginario anticonformista dettato dai BUFFALO GRILLZ. Ma non fatevi ingannare dalla sua capacità di non prendersi sul serio sul piano musicale, soprattutto perché sto parlando di un musicista con le "palle" che, in maniera piuttosto distintiva, ha saputo segnare alcuni importanti capitoli nella Storia dell'underground italiano, fin dagli anni novanta. La band, nelle cui fila troviamo coinvolti il chitarrista Cinghio (Hour of Penance), Pacio dei Dr. Gore al basso e il batterista Mizio (Whiskey & Funeral, Spectral Forest), ritorna a mietere numerose vittime con "Martin Burger King", il terzo lavoro in studio che meglio racchiude quasi dieci anni di carriera. La qualità musicale non è venuta meno: i Buffalo Grillz sono e rimangono una delle realtà nostrane più intransigenti della scena grindcore, come testimoniano le loro irreversibili azioni devastatorie. E non aspettatevi altro! Tutto è votato alla totale volontà di manifestare la propria natura rabbiosa. In definitiva, "Martin Burger King" conferma ed espande quanto di buono e positivo c'è nella musica senza compromessi dei Nostri. Alzate il volume al massimo, e come enuncia il titolo scelto per la dodicesima traccia, bevendo Campari Sodom. Letali.

Contatti: 

buffalogrillz.bandcamp.com/martin-burger-king
buffalogrillz.com
facebook.com/buffalogrillzgrind

TRACKLIST: GG Aulin, Lenny Grindvitz, 66SEITAN, Martin Burger King, Beverly Grillz 90666, Carne Diem, Fiat Factory, Cradle of Findus, Scooby Doom, Fiorella Mannaia, Ponzio Pilates, Campari Sodom, Pus Springsteen, Le Bestie di Santana (Outro)