sabato 13 febbraio 2016

Recensione: UXO "Self-Titled"
2016 - Reptilian Records




Se si vuole fare riferimento su quali gruppi abbiano veramente segnato alcuni canoni del rock degli ultimi 25 anni, non potremmo mai ignorare gli Unsane e i Today Is The Day. Due progetti rinomati che oggi sono sulla bocca di molti, anche al di fuori della scena noise. Già, ma cosa c'entra tutto questo con gli UXO? Non è difficile da immaginare. Il nucleo principale di questa nuova band è costituito dagli inossidabili Steve Austin e Chris Spencer. Tutto iniziò nel 2013 quando i due amici decisero di incontrarsi per fondere quelle forze trainanti contaminate da un background pressoché simile e solido come il cemento armato. Ecco che dopo breve tempo reclutarono Patrick Kennedy (batteria) e Aarne Victorine (Whitey) al basso. Nel debutto omonimo (stampato su LP e CD) prende il sopravvento l'ispirazione di due uomini maturi che, facendo leva su un vissuto importante, fanno riemergere la vera essenza della creatività, la stessa che ha contraddistinto il loro percorso artistico. Gli UXO sono una realtà noise a tutti gli effetti e potrebbero essere ricondotti al rock solo per alcune ficcanti trame chitarristiche, utilizzate dai nostri per abbelire ulteriormente i 7 brani del disco. Indiscutibile l'approccio alla materia. Austin e Spenser sono stati tra i primi a propendere per tali stratificazioni strumentali. Risultano davvero un'entità unica in questo contesto. Così riescono a muovere ogni vibrazione nella medesima direzione, trovando campo fertile in quelle sonorità che li hanno resi celebri. Rientrerà sicuramente tra i miei dischi preferiti del 2016.

Contatti:

reptilianrecords.com/uxo-self-titled-lp-cd
facebook.com/UXOOFFICIAL

TRACKLIST: Bitter, Trauma, Blind Suicide, Redlegs, Everything's Mistake, This Won't Take Long, User