lunedì 9 novembre 2015

Recensione: DARK BUDDHA RISING "Inversum"
2015 - Neurot Recordings




"Inversum" può essere letto da diversi punti di vista perché le visioni create dai finlandesi DARK BUDDHA RISING aprono un mondo a parte, oscuro e affascinante. Il cerchio si apre e si chiude in 47 minuti e 27 secondi. Durante l'ascolto si possono captare molti spunti interessanti, anche se il ritmo dei due lunghi brani è piuttosto lento, compassato e i passaggi sostenuti si presentano a fasi alterne, momenti che provocano emorragie abbondanti: segno tangibile che l'estremismo fine a se stesso non è ciò che interessa maggiormente a questi musicisti ("ESO", la traccia di apertura, ne è la dimostrazione). E' un album che adotta stili narrativi spaziosi, perciò dal punto di vista puramente musicale possiede evidenti pregi. L'attenzione dei DBR verso l'importanza dei dettagli/arrangiamenti rende l'esperienza di notevole impatto emotivo. Nel mare delle produzioni psychedelic/drone/sludge/doom metal che stanno invadendo il mercato, è proprio un prodotto europeo ad avere il merito di elevarsi a un piano più alto. Disponibile via Neurot Recordings.

Contatti: 

darkbuddharising.bandcamp.com/inversum
darkbuddharising.com
facebook.com/dbrising
neurotrecordings.com

TRACKLIST: ESO, EXO