giovedì 8 ottobre 2015

Recensione: AUSTRALASIA "Notturno"
2015 - Apocalyptic Witchcraft Recordings




Gian Spalluto si dimostra uno dei musicisti italiani più audaci, capace di muoversi su territori ampi e sconfinati, sui quali è ancora difficile creare legami con altri simili. Ogni tipo di relazione può congelarsi o fratturarsi velocemente, perciò meglio proseguire sulla propria strada in totale solitudine e sperare che il tempo porti consiglio. Il suo è un talento "effervescente", che dopo essersi manifestato attraverso la calda carnalità di "Vertebra" (Immortal Frost Prod. - 2013), viene giustificato dalla fragilità del nuovo "Notturno", disco levigato con varianti cupe e dolenti, ma allo stesso modo raffinate e affascinanti. Il presente si rivela molto più incline ad un'introspezione permanente. L'interesse per il post rock strumentale, dunque, è un altro elemento che rappresenta una colonna portante nel modo di approcciarsi alla musica. Il flusso delle note è qualcosa che non si può stabilire, nasce spontaneamente. L'Artista pugliese ricopre una vasta gamma di sensazioni così forti da lasciarmi senza parole durante questo viaggio onirico. "Notturno" è organico e si distingue da tante altre uscite discografiche per la vitalità espressiva. Opera magica, da collocare nella zona crepuscolare del cuore. AUSTRALASIA è una solida realtà nostrana, tenetelo bene a mente. Bentornato!

Contatti:

australasia-music.com
australasia.bandcamp.com
facebook.com/australasiamusic
apocalypticwitchcraft.co.uk 

TRACKLIST: Nebula, Eden, Kern, Creature, Invisible, Haxo, Amnesia, Lumen, Notturno