venerdì 15 maggio 2015

Recensione: IMPLORE "Black Knell"
Power It Up Records




L'anno 2014 è ormai alle spalle e nonostante mi trovassi già nello spazio temporale del 2015 mi passa tra le mani un 7" maledettamente intenso e violento, pubblicato nel luglio scorso dalla Power It Up Records. Non è affatto casuale se ho deciso di scrivere questa recensione, anche se sono trascorsi dei mesi dall'uscita dell'EP. Non me ne frega un kazzo! La cosa importante era farvi conoscere gli IMPLORE, trio proveniente dalla fredda Germania del Nord. I musicisti coinvolti nella line-up vanno subito al sodo perché il loro obiettivo è uno solo: farvi a brandelli con un sound spinto a folli velocità. Non c'è un solo attimo di respiro nel breve minutaggio di "Black Knell", infatti i sei brani ci vengono sbattuti in faccia senza nessuna pietà. Una cattiveria che lascia basiti. I nostri oltre a saper suonare tale genere musicale confermano di essere degli ottimi arrangiatori. I riff di chitarra sono taglienti ed hanno un suono grezzo, impetuoso e prorompente, mentre il batterista fa largo sfoggio di blastbeat e di doppia cassa. In pratica gli Implore assommano la frenesia e l'efferatezza del grindcore/death metal con la bastardaggine del crust. La voce al vetriolo di Gabriel è la disperazione all'ennesima potenza. I temi sociali dei testi chiudono perfettamente il cerchio. E' veramente difficile non farsi spazzare via dagli implacabili Implore. Ultime Note: La batteria è stata incisa a San Antonio (Texas) dal drummer Kevin Talley (attualmente in forza ai death metaller Suffocation, ex-Dying Fetus, ex-Dååth, ex-Six Feet Under), i restanti strumenti; registrati, mixati e masterizzati da Jan Oberg presso gli Hidden Planet Studio a Berlino.

Contatti:

implore.bandcamp.com/releases
facebook.com/imploreband
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TRACKLIST: Thorns of Devotion (Black Svn), Self Worship Monolith (Black Grovnd), Segregate (Black Stone), La Peste Negra (Black Tree), Two Legged Damnation (Black River), Grieved Mankind (Black Clovds)