martedì 19 maggio 2015

Recensione: ENTRAILS "Obliteration"
2015 - Metal Blade Records




Lo swedish death metal è materia oramai inossidabile e gli ENTRAILS danno dimostrazione di avere la stoffa per tenere alta la bandiera della scuola scandinava, già sventolata dai defunti e mai dimenticati Merciless, Abhoth, Nihilist, Dismember, Carbonized, Carnage... o dagli ancora attivi Unanimated, Grave, Unleashed, Entombed (da poco ribattezzati con il nome Entombed A.D.) etc. Resta il fatto che, fin dai loro esordi gli Entrails hanno meritato di essere considerati una delle migliori band di metal estremo e il nuovo "Obliteration" non fa altro che consolidare quanto di buono fatto finora. I 4 musicisti, spingono sull'acceleratore alternando sferzate veloci a parti in d-beat, accompagnate dal solito groove letale e inconfondibile. Il cantato lancinante del vocalist Jocke Svensson è come una vera e propria invocazione infernale, maledettamente pericolosa. Brani quali "Beyond the Flesh", "The Grotesque", "Bonestorm" e "Abyss of Corpses" mettono bene a fuoco l'incedere forsennato di un gruppo solido e tenace che potrà quasi certamente fare la gioia dei fan più nostalgici. Difficile trovare dei momenti noiosi in questo impetuoso "Obliteration". Troppo spesso il campo è saturo di mestieranti (magari anche bravi, non lo metto in dubbio), ma gli Entrails possiedono delle caratteristiche migliori rispetto a tante altre formazioni del genere. Sottoscrivo col sangue la mia onesta opinione personale. Bentornati.

Contatti: facebook.com/Entrails666

TRACKLIST: No Cross Left Unturned, Epitome of Death, Beyond the Flesh, The Grotesque, Obliterate, Skulls, Midnight Coffin, Bonestorm, Abyss of Corpses, Re-Animation of the Dead