martedì 26 maggio 2015

Intervista: OUTRE - "PASSAGGIO SPETTRALE"






DOPO IL DEBUT EP "TRANQUILITY" E UNO SPLIT CON I CONNAZIONALI THAW, GLI OUTRE PUBBLICANO IL PRIMO ALBUM "GHOST CHANTS". LA FORMAZIONE DI CRACOVIA SI RIPROPONE AD ALTI LIVELLI, METTENDO IN SCENA UN SOUND SORPRENDENTE. HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE IL BASSISTA MARCIN REDECKI.

1. Il vostro album di debutto è uscito nell'aprile di quest'anno e si intitola "Ghost Chants". Lo trovo intenso, evocativo e molto più veloce rispetto all'EP "Tranquility" del 2013 e al materiale dello split con i Thaw. Sei d'accordo?

- Sì, confrontandolo con le nostre precedenti uscite questo disco è più pesante, più veloce e solido.

2. Dopo soli tre anni di storia, cosa ha rappresentato per voi comporre e registrare questo primo album? Immagino sia stato un passo decisivo per la band...

- Come per ogni debutto, anche sul nostro abbiamo dato il massimo per ottenere il meglio dalla fase di scrittura. Il vero significato del disco e il valore di esso compariranno nel tempo.

3. Le canzoni di "Ghost Chants" rappresentano un ulteriore sviluppo del vostro sound. Da dove prendete l'ispirazione?

- Le influenze sono tante e arrivano un po' dappertutto, difficile identificarne una nello specifico. Io posso parlare solo per me stesso e, talvolta, può influenzarmi un libro che ho letto, un album, oppure un discorso fatto con qualcuno.

4. Che sensazione volevate trasmettere con i contenuti di "Ghost Chants"? Pensi che l'obiettivo sia stato centrato?

- I sentimenti sono qualcosa di molto personale e individuale e ognuno può vivere le proprie sensazioni durante l'ascolto di "Ghost Chants". Noi non vogliamo dare dei messaggi specifici. Questa è la bellezza della musica, perché chiunque può viverla in maniera soggettiva.

5. Riguardo la copertina del disco, avete deciso di utilizzare un'opera già esistente? Penso che l'immagine rappresenti alla perfezione il titolo dell'album e il tema della vostra musica. Perché avete optato per questa scelta?

- No, non era un'opera già esistente, è stata creata dal nostro amico Robert A. von Ritter. L'artwork di copertina così come i disegni interni, sono stati realizzati da lui. Abbiamo invitato anche Ihasan, un altro nostro amico, che si è occupato della calligrafia dei testi. Il risultato finale è incredibile.

6. Cosa ti piacerebbe migliorare nella musica degli Outre?

- Niente per ora. Se per caso ti riferisci al prossimo concept, è ancora presto per parlare di questo.

7. Oggi la Polonia può vantare una scena death/black metal molto solida, una delle migliori in Europa. Cosa ne pensi al riguardo?

- Sì, la nostra scena è davvero buona. Gruppi come Mgła, Kriegsmaschine, Odraza, Cultes des Ghoules, Blaze of Perdition e tanti altri, delineano alla perfezione quello che sta succedendo qui da noi.

8. Grazie per questa intervista. E' stato un vero piacere parlare con te. Buona fortuna.

- Grazie a te.


CONTATTI: outremetal.bandcamp.com - facebook.com/outremetal


OUTRE line-up:

Damian Igielski - Chitarra, Songwriting
Marcin Radecki - Basso, Lyrics
Maciej Pelczar - Batteria
Mateusz Jamróz - Chitarra


RECENSIONE:
OUTRE "Ghost Chants" - Godz ov War | Third Eye Temple | Essential Purification