giovedì 29 maggio 2014

Recensione: ELECTROCUTION "Metaphysincarnation"
CD 2014 - aural music | goregorecords




Gli emiliani ELECTROCUTION sono tra i pochi ad aver espresso qualcosa di elettrizzante. Questo accadeva vent'anni fa, quando il death metal andava per la maggiore. Indimenticabile il loro debutto "Inside the Unreal" del 1994. Ma risulta ancora più sorprendente rivederli in azione dopo così tanti anni. A volte il silenzio può riservare delle piacevoli sorprese e fortunatamente così è stato. Quello appena pubblicato è da considerarsi un full-length speciale per tutti gli amanti del death metal tricolore (e non solo). Il nuovo "Metaphysincarnation" messo in piedi dal chitarrista Alex Guadagnoli e soci si impone con fermezza, prendendo le giuste misure dal suo predecessore (senza richiamare il pallido e poco riuscito EP del 1997 "Acid but Suckable"), ed a mio avviso, possiede il necessario per diventare un vero 'perno' nel suo genere. I nostri hanno avuto il tempo necessario per lavorare con tutta calma a quello che si deve considerare il disco della rinascita (lo spero vivamente). Dopo averlo ascoltato con la doverosa attenzione, posso constatarne la riuscita!! E' la realtà dei fatti, senza perciò eccedere in frasi fatte o retoriche. Lo spirito è rimasto intatto e immune alle attuali contaminazioni moderne e questo lo si può capire anche dalla produzione del disco, la quale si fa forte di suoni duri, severi, poco raffinati, old-school. Questa volta, le diverse composizioni risultano più complete e sicuramente meglio arrangiate. Gli Electrocution del 2014 appaiono motivati, decisi a far male. Servendosi di una progressione di tutto rispetto, gestita piuttosto bene; avanzano senza mai utilizzare forzature tecnico-compositive o fraseggi inutili. "Metaphysincarnation" è rumoroso, d'impatto, incalzante, vive tra slanci e rilassamenti in una perenne tensione fisica. Il tutto ovviamente nello stile della band concentrata a sopraffare l'ascoltatore con la visionaria tridimensionalità compositiva. La loro elasticità in fase di songwriting rimane di primordine (tra le più belle: "Wireworm", "Phylogenesis", "As A Son To His Father", "Spirals In Tension"). Forse alcuni si aspettavano un lavoro orientato verso soluzioni più aperte... ed invece i bolognesi non hanno fatto altro che riconfermare il proprio approccio oscuro, ricercato e a tratti melodico ("Anthropocentric"). E' certo che gli Electrocution sono un buon gruppo ma, attualmente, dovranno fare i conti con tantissime 'ottime' formazioni coinvolte nel panorama estremo. Gli auguro il meglio.

Contatti: 

facebook.com/Electrocution.band
reverbnation.com/electrocution

TRACKLISTING: Wireworm, Phylogenesis, Abiura, Bloodless, As a Son to His Father, Panopticon, Nature Obliteration, Logos, Aliento del Diablo, Spirals in Tension, Anthropocentric.