giovedì 15 maggio 2014

Recensione: DOWN "Down IV - Part II"
EP 2014 - down records




Dei DOWN si conosce un po' tutto (o quasi!?!). La famigerata band della Louisiana comincia a tirare le somme di una carriera intensa e vissuta spesso sulla cresta dell'onda, fin dal loro acclamato "Nola" del 1995.
Ma è indubbio che la rinascita artistica sia avvenuta con il successivo capolavoro "Down II: A Bustle in Your Hedgerow" uscito 7 anni dopo (era il 2002), nel quale brani memorabili quali "Lysergik Funeral Procession", "Ghosts Along the Mississippi", "Learn from This Mistake", "Beautifully Depressed", "New Orleans Is a Dying Whore", "Dog Tired" lasciarono il segno indelebile nel cuore dei numerosi aficionados (il sottoscritto è incluso!). Come dargli torto? Gli anni passano e i nostri sembra non accusino nessun colpo o meglio dire 'momenti di fiacca', pur trovandosi da tempo di fronte ad un inevitabile punto di non ritorno e di rottura con il loro passato glorioso (Corrosion of Conformity, Pantera...). E' cosa difficile definire con esattezza un gruppo come i Down, se non si mettono da parte per un attimo i riferimenti e le influenze musicali che da sempre fanno breccia nel sound di queste carogne del sud. Doveroso farlo, per non correre il rischio di scomodare ancora una volta i soliti nomi che hanno fatto la storia della vera musica heavy o, peggio, di non riconoscere la giusta personalità dei 5 musicisti di New Orleans. Anche perché, giunti fino a qui, non credo abbiano più il bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno. Per il nuovo "Down IV - Part Two" (il secondo EP dei quattro promessi da Phil Anselmo e compagni di sbronze) annoverano nella line-up Bobby Landgraf degli Honky che, prende il posto dell'altrettanto barbuto Kirk Windstein (impegnato con il nuovo album dei suoi Crowbar).
I sei pezzi pubblicati oggi mantengono quella inarrestabile componente southern che li ha resi celebri e già dalla pesante opener "Steeple" si capisce quali sono le intenzioni. I Down lasciano fuoriuscire tutta la possente energia per colpire in faccia l'ascoltatore. In "Down IV - Part II" c'è tantissimo groove, cattiveria pulsante, melodia sanguigna, però, a differenza dei primi album, manca quel pezzo veramente 'memorabile' in grado di rapirti l'anima (potrebbero ricoprire questo vuoto la su citata "Steeple" o la blueseggiante "Bacchanalia" posizionata alla fine). Tutto sommato è un lavoro che non delude le aspettative. Fatelo vostro al più presto.

Contatti: down-nola.com

TRACKLISTING: Steeple, We Knew Him Well, Hogshead/Dogshead, Conjure, Sufferer's Years, Bacchanalia.