venerdì 4 aprile 2014

Recensione: EREBUS ENTHRONED "Temple Under Hell"
CD 2014 - séance records




Nel corso del tempo abbiamo preso atto di una cosa abbastanza rilevante: il black metal è diventato il culto primordiale per eccellenza, un credo venerato su tutto il globo da molti adepti fedeli a queste nere pratiche occulte e, oggi, viene spontaneo pensare che finché esisteranno entità malvagie (ma valide) come gli australiani EREBUS ENTHRONED questo genere non andrà mai alla deriva. Doveroso ribadirlo. L'atmosfera evocata dai 4 musicisti di Sidney è assolutamente incredibile! "Temple Under Hell" è heavy ed epico, si tratta di vero black metal, accattivante, con chitarre tirate ed una sezione ritmica che pugnala al ventre con inaudita ferocia; per non parlare della voce del singer, spettrale quanto basta. Quello che rende speciale il nuovo atto del gruppo proveniente dal più grande paese dell'Oceania è l'organicità, spinta all'ennesima potenza rinunciando a qualsiasi spartito superficiale e di povera consistenza. Infatti rispetto al precedente disco "Night's Black Angel" (2011) i nostri hanno fornito ottimi spunti, in modo da migliorare le tracce dall'interno, andando a riempire un tappeto strumentale che attualmente risulta più simbolico e profondo. Gli Erebus Enthroned sono sulle scene dal lontano anno 2006, e possono senza dubbio vantarsi di aver sviluppato un proprio approccio nei confronti del black. La loro musica domina nello scorrere dei minuti per ricordare a chiunque ascolti che bisogna abbattere tutti i sistemi e le tradizioni che ci incatenano ad una realtà che continua a non piacerci. All'interno di brani come "Trisagion", "Black Sword", "Void Wind" o nella stessa title track, c'è tutto un flusso incandescente che è difficile da quantificare. Lo dismostrano i loro riff articolati, il cantato ispirato, aggressivo e a tratti apocalittico, i frequenti cambi di tempo gestiti dall'ottimo drummer, la capacità di essere 'diversi' pur restando fedeli alla tradizione del genere. Inutile stare qui a paragonarli ad altre band presenti nel circuito. Chiunque sia un amante di queste sonorità dovrà procurarsi questo lavoro funereo. Non ve ne pentirete!

Contatti: facebook.com/Erebusenthroned - seancerecords.com

TRACKLISTING: Sorathick Pentecost, Trisagion, Crucible of Vitriol, Black Sword, Void Wind, The Temple Under Hell, Return.