mercoledì 29 gennaio 2014

Intervista: KOMPLOTT - "SEI VIVO, SEI MORTO A NESSUNO IMPORTA"




FORTUNATAMENTE IL GENERE CRUST / HARDCORE E' RIMASTO INTATTO NEGLI ANNI E CONTINUA AD ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO FONDAMENTALE PER CHI SI SERVE DI UNA DETERMINATA MENTALITA' ALL'INTERNO DELL'ESTREMISMO SONORO. QUESTO E' UNO STILE DALLE DIVERSE SFACCETTATURE, MA CHE MANTIENE UN DENOMINATORE COMUNE. PER ALCUNI LO SCOPO E' NON SCENDERE A COMPROMESSI E SEGUIRE LA PROPRIA FERREA ATTITUDINE! CI SONO VARIE BAND ITALIANE CHE ADOPERANO TALE MODUS OPERANDI, E NE' HO SCOPERTA UNA CHE MI HA COLPITO PARTICOLARMENTE: I KOMPLOTT! IL LORO EP "SEI VIVO, SEI MORTO A NESSUNO IMPORTA E' UN VERO SENTORE D'OPPRESSIONE. HO CONOSCIUTO MEGLIO IL PROGETTO NELLA PERSONA DEL CHITARRISTA TADZIO.

1. Ciao Tadzio. Che ne dici se iniziamo tracciando una breve biografia dei KOMPLOTT. I componenti coinvolti sono impegnati in altri progetti? Che strumento suoni nella band?

- I KOMPLOTT sono nati nella primavera dell'anno 2013 da un’idea mia e di Giacomo (batteria negli HOLY). Meditavamo da tempo di fare un gruppo del genere, così abbiamo deciso di chiedere ad Andrea (chitarra negli Horror Vacui) di entrare nel progetto, e dopo un paio di prove abbiamo buttato giù i pezzi che poi sono finiti sul 12”. Con la formazione a 3 (io alla chitarra e voce, Andrea al basso, Giacomo alla batteria) abbiamo fatto 3 concerti. Poco prima di registrare Mila (ex Giuda e DDI) si è offerto di entrare nel gruppo. L’idea ci è da subito piaciuta, così io sono passato alla sola chitarra e “cori”, e Mila alla voce. È stato tutto molto veloce , in tutto dalla formazione alla registrazione, concerti inclusi, avremo fatto sì e no 4 prove, e la prima prova vera e propria con la formazione a 4 l’abbiamo fatta dopo l’uscita del disco..essendo un gruppo a distanza abbiamo lavorato molto da casa.

2. "Sei Vivo, Sei Morto a Nessuno Importa"è stato pubblicato alla fine del 2013, a te dunque la totale libertà di presentarlo al meglio per i lettori di Son of Flies webzine.

- Come già detto il 12” che abbiamo fatto uscire è il risultato del suono che volevamo ottenere da questo gruppo: semplice, diretto, grezzo, senza fronzoli.

3. Capita spesso che il debutto di una band, oltre ad essere di notevole importanza è anche quello che vede fondere al meglio istinto/spontaneità, nelle giuste dosi. Sei d'accordo? Credo che questi due elementi siano imprescindibili nel vostro sound...

- Sicuramente la spontaneità e l’essere diretti sono due elementi che contraddistinguono il nostro disco. Fin da subito abbiamo cercato di fare le cose nel modo più semplice possibile, avendo ed avendo avuto tutti noi progetti musicali più impegnativi dal punto di vista compositivo. Tutti e quattro siamo grandi fan della scena italiana degli anni ’80, così come del suono giapponese e svedese degli anni ’90. Il risultato è questo, una fusione di queste sonorità. Abbiamo già dei pezzi nuovi che comunque si propongono di mantenere la linea musicale che abbiamo intrapreso fin dal principio, non credo che abbandoneremo mai questo tipo di suono.



4. Perché pensate che il crust/hardcore sia il genere che vi rappresenti al meglio? Tutti i brani spaccano il c*** ma l'opener "Non Esistenza" è la canzone che più delle altre racchiude questa vostra attitudine grezza, diretta e che va a costituire il vostro sound. Il messaggio lirico e musicale poi, è molto chiaro!

- Credo che il punk sia il genere musicale che possa comunicare al meglio sensazioni di disagio e di rassegnazione. Ho scritto il testo di “Non Esistenza” in un momento di particolare disillusione nei confronti del mondo e delle persone che mi circondavano. Non mi immagino la nostra musica con delle liriche riguardo alberi fioriti e storie d’amore, così come faccio fatica a legare un testo nichilista ad una musica allegra e rassicurante. Credo che le due cose vadano naturalmente di pari passo.

5. A impatto, la prima cosa che ha fatto presa su di me del vostro EP è stato il suo titolo: "Sei Vivo, Sei Morto a Nessuno Importa". Credo che tale frase racchiuda perfettamente i tempi duri che stiamo attraversando. Insomma, mi sembra di capire che anche voi siate veramente stanchi di questa situazione di m**** che siamo costretti a subire ed ingoiare nella nostra Nazione!

- Il titolo non si riferisce necessariamente ad una situazione di vita nel nostro paese o nella società in sé, perlomeno noi l’abbiamo inteso come condizione umana in senso lato, anche se la socialità umana amplifica questo concetto. L’uomo nasce vive e muore da solo, i rari momenti di aggregazione che abbiamo ci illudono di avere compagnia e considerazione l’uno dell’altro. In realtà, vista lucidamente, questa situazione è solo una mera illusione che nasconde la prevaricazione che fa parte dell’indole umana. L’individuo nel lento fluire del tempo non conta nulla, e l’interessere reciproco è solo passeggero rispetto ad una vita umana, rispetto ad un millennio o ancor più rispetto all’infinito.

6. Levatemi una curiosità: Per la promozione dell'EP su Internet vi appoggiate a bandcamp, ma avete deciso di non entrare a far parte dello spazio "virtuale" di facebook. Perché?

- Semplicemente non ci interessa la caccia ai fan sui social network. Con altri gruppi utilizziamo altre forme di comunicazione, con questo gruppo fin da subito non ci interessava essere parte di una vetrina che non ci rappresenta.

7. Quali gruppi apprezzi maggiormente all'interno della scena italiana? Voi da quali band siete stati influenzati?

- In questo momento non viviamo un momento troppo florido, soprattutto perché alla tua domanda faccio fatica a rispondere prima di tutto perché non trovo buoni elementi che mi aiutino a collegare la parola “scena” a qualcosa che vedo attorno a me. Ci sono di certo gruppi che suonano, ma non vedo una coesione o un legame di fondo che mi faccia pensare ad una scena vera e propria. Le nostre influenze come dicevo prima sono per lo più dalle scene del passato.



8. Che differenze avete riscontrato tra l'odierna scena punk, hardcore, crust e quella dei '90?

- Con il passare degli anni si è perso oltre che il potere comunicativo anche l’originalità e la genuinità degli inizi. È ovviamente difficile non essere autoreferenziali dopo tanti anni che si suonano gli stessi 4 accordi, ma la mia sensazione è che ormai non ci si sforzi neanche più per provarci, e vedo anzi un’involuzione e regressione dal punto di vista lirico/musicale da cui sarà difficile uscire, a mio avviso.

9. Cambiamo argomento. Vorrei sapere perché avete deciso di pubblicare il vostro EP su LP, tape e non su supporto CD!! Avendo acquistato il vostro materiale (compresa la maglia) devo complimentarmi con voi per l'ottimo merchandise...

- Il CD è un formato che è inevitabilmente destinato a morire… non ricevo richieste di CD da parte di nessuno da molti anni.

10. Come procede sul versante live? Riuscite a suonare in Italia? Farete delle date all'estero per promuovervi?

- I primi due concerti con la formazione a quattro sono stati all’estero, sinceramente meno si suona in Italia e meglio è…la risposta all’estero è sempre migliore di quella nel nostro paese, siamo sempre limitati da una mentalità che non riesce a vedere oltre il proprio naso, e vittime di (pre)giudizi abbastanza idioti, mi capita spesso di vedere bands di valore denigrate perché “troppo” qualcosa o “poco” qualcos’altro. Cercare difetti dove non ce ne sono è spesso l’obiettivo rispetto a valorizzare e supportare un gruppo e delle persone che stanno costruendo qualcosa di figo, e gioirne con loro. Non mi riferisco al nostro gruppo, ma in senso lato. Il nostro paese è il terzo mondo musicale agli occhi stranieri, gli unici gruppi italiani che l’estero conosce e ricorda sono i gruppi del passato…ecco, facciamoci delle domande. Comunque abbiamo qualche data in Italia nei prossimi mesi, suonare solo all’estero sarebbe sicuramente più complicato. Stiamo già pianificando un tour europeo anche se non sappiamo precisamente quando.

11. Chi si è occupato dell'artwork? Mi piace molto perché è semplice, diretto e si adatta bene al vostro spirito retrò.

- Le grafiche sono state fatte da Alexander Heir di New York, crediamo sia uno degli artisti più validi al momento, riesce a fondere alla perfezione l’estetica degli anni 80 con un tratto moderno.

12. Siete già a lavoro su del nuovo materiale? Come suonerà?

- Abbiamo già un po’ di pezzi nuovi, il suono è lo stesso dei pezzi che abbiamo già registrato, non ci interessano evoluzioni o sperimentazioni. Come già detto e ribadito il nostro obiettivo non è di certo innovare…prendere o lasciare, diciamo così.

13. Grazie per l'intervista. Avanti così Komplott!

- Grazie a te per lo spazio che ci hai concesso, in bocca al lupo per il futuro della webzine!



CONTATTI:

komplottpunk@gmail.com
komplott.bandcamp.com/album/sei-vivo-sei-morto-a-nessuno-importa

KOMPLOTT line-up:

Giacomo - Batteria
Tadzio - Chitarra, Cori
Mila - Voce
Andrea - Basso

RECENSIONE:
KOMPLOTT "Sei Vivo, Sei Morto A Nessuno Importa" LP | TAPE