martedì 24 dicembre 2013

Recensione: REMOTE "Starving Blaze and Hollow Shades"
DIGITAL ALBUM 2013 - autoprodotto




Nel mese di Marzo 2013 mi capitò di recensire lo split tra Barren Womb + REMOTE (su vinile 8") e, dopo l'intero ascolto del breve lavoro scrissi: "Purtroppo non si può fare affidamento a sole tre tracce per mettere giù una recensione concreta". Oggi a distanza di nove mesi posso finalmente farmi un'idea chiara sulle potenzialità della band parigina che, con un disco violento, diretto, come "Starving Blaze and Hollow Shades" non ha deluso le mie aspettative. "Plagues and Rats" (unica song presente nel dischetto precedentemente menzionato) mi aveva messo in guardia! Oltre alla potenza sonora c'è da considerare la buona prova del cantante che diventa l'altro trademark dell'album. Come anticipato prima, le canzoni del debut schiacciano con riff / ritmiche compresse, con l'aggiunta di elementi più oscuri che mettono la giusta cornice al loro carattere. La distruzione è assicurata sotto i colpi dei francesi Remote, per questo, pur non essendo molto originali (attenzione, non ho detto scarsi), sanno dove e come colpire per generare quel dolore indispensabile durante lo scorrere dei minuti! Anche la produzione amplifica la botta del sound! Potrebbero essere visti come dei validi mestieranti, ma non condanniamoli senza giusta causa, perché è pur sempre il primo full-length e, avranno tutto il tempo per smussare angoli e spigoli. Ovviamente me lo auguro! "Starving Blaze and Hollow Shades" soffia odio represso spostando così una buona quantità di polveri nocive depositate tra le macerie. L'impatto di "Oblivion Stares", "Faith. Lame", "Alienate the Horde" non mente! Per il momento mi sento libero di posizionarmi dalla loro parte. Avanti così Remote! Serve solo maggiore personalità / dinamismo e meno ripetitività.

Contatti: remotenoise.bandcamp.com

TRACKLISTING: The Swarm Is Sated, Naphtaline Cure, Oblivion Stares, Faith. Lame, Alienate the Horde, Feathers - Blur and Despair, Nuptia, The Moment.