lunedì 5 agosto 2013

DEBAUCHERY "Kings of Carnage"
CD 2013 - massacre records


"Kings of Carnage" fa riferimento al death metal più schietto, semplice, 'in your face', quello sporcato da riff ignoranti influenzati dall'hard rock della vecchia scuola. Se vi piacciono i Six Feet Under del longevo Chris Barnes o i finlandesi Torture Killer, potete tranquillamente dare un ascolto ai tedeschi DEBAUCHERY (giunti all'ottavo album in 13 anni di attività). Il sound da un certo punto di vista è anche più versatile (se mi concedete il termine) rispetto alle band su citate, ma nel contempo include le stesse classiche caratteristiche/sezioni groove. E' spedito, agevole, richiama molto spesso i grandi AC/DC (la title track, "Man In Blood" rappresentano alcuni esempi evidenti) oppure i più contemporanei Airbourne ("Blood God Kills"). Perdersi in un disco targato Debauchery potrebbe essere un'esperienza divertente per molti, a prescindere dai gusti personali, perché si sa che il death metal annovera spesso tra le proprie fila musicisti stravaganti, ognuno con le anormali peculiarità. Per questo motivo rimane soggettivo il giudizio finale. Questi cadaveri circensi convertono in musica sentimenti ed emozioni traducendo il loro universo estremo in una precisa visione sonora. I riff ritmati, fluiscono come scariche di corrente elettrica, condensandosi all'interno dei brani. Pur non arrecando nulla di speciale/nuovo all'economia del gruppo o del songwriting i Debauchery sanno come far girare certe idee bizzarre, dando così spessore all'intera corazza. Munitevi di cuffie professionali / di un buon impianto stereo, alzate il volume al massimo, stappate qualche birra ghiacciata, perché solo così "Kings of Carnage" potrà trascinarvi
e torturarvi i timpani. La spontaneità dei nostri emerge in fretta, per tale motivo mi diverto ad ascoltarli. Ognuno è libero di pensare quello che vuole, a me non fa differenza. Il gruppo conferma le proprie strambe caratteristiche votate alla violenza, semplicità, a volte anche banalità (il brano "Man In Black" di Johnny Cash parla da se...). Le cinque bonus tracks sono tutte cover di gruppi ben noti: WASP, Accept, Bodycount, Die Fantastichen Vier. Lavoro spassoso, a tratti noioso, ma che fa sorridere nella sua arretratezza. Insomma, nulla di impegnativo per la formazione tedesca!

TRACKLISTING: Coming of the Dragons, Demonslayer, Let There Be Blood, Killerbeast, Kings of Carnage, Man in Blood, Blood God Kills, Victory Awaits, Murder Squad, The Last Crusade, Debauchery Motherfuckin' Family.